Legge 104, arriva l’omaggio dallo Stato: ti becchi 850€ al mese senza muovere una paglia | È ufficiale

soldi (pexels) - teleone.it

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Un nuovo bonus, una grande opportunità mensile da 850 euro: ecco come i cittadini possono ottenerlo 

Nel corso della storia recente italiana, i bonus economici sono stati una risposta concreta a periodi di crisi e difficoltà. Il Governo, soprattutto nei momenti più delicati, ha cercato di intervenire con aiuti diretti per sostenere famiglie, lavoratori e imprese. Durante la pandemia da Covid-19, ad esempio, si sono moltiplicate le iniziative straordinarie: dal celebre bonus vacanze, pensato per rilanciare il turismo interno, ai contributi per le strutture ricettive e le aziende del settore turistico, che per mesi sono rimaste ferme senza incassi.

Ai lavoratori colpiti da chiusure e sospensioni è stato destinato il bonus per lavoratori autonomi e dipendenti, mentre ai nuclei familiari in difficoltà economica sono stati concessi bonus spesa e altre forme di sostegno emergenziale. Sono stati anni in cui il concetto di welfare ha dovuto adattarsi velocemente, abbandonando la lentezza della burocrazia per rispondere con urgenza alle necessità della popolazione.

Questi strumenti, sebbene temporanei, hanno mostrato quanto sia importante avere un sistema flessibile, pronto a intervenire anche fuori dai soliti schemi. Ed è da questa lezione che oggi nasce una nuova misura strutturale, destinata a cambiare in modo duraturo la vita di chi convive con la disabilità o assiste un familiare con gravi problemi di salute.

Il 2025 segna, infatti, l’ingresso di un bonus mensile da 850 euro, che vuole rappresentare non più un semplice sussidio, ma un tassello di una riforma più ampia di cui parleremo. Non si parla più solo e soltanto di semplici “promesse”, ma di un sistema in fase di sperimentazione con fondi certi e obiettivi chiari. E soprattutto che, in futuro, si tenterà di replicare nuovamente.

Bonus 850 euro: una riforma concreta

Il nuovo bonus nasce da un decreto legislativo del maggio 2024, che rientra tra i pilastri attuativi della Legge Delega sulla disabilità. L’obiettivo è duplice: da un lato, garantire un sostegno economico alle famiglie che affrontano ogni giorno il peso dell’assistenza, dall’altro, costruire un modello personalizzato di presa in carico delle persone fragili.

Non si tratta quindi solo di soldi, ma di un approccio innovativo: il cosiddetto “Progetto di vita”. Questo percorso tiene conto non solo della diagnosi clinica, ma anche del contesto sociale, lavorativo e familiare dell’individuo. In questo schema, il bonus mensile rappresenta la componente economica, ma vengono previsti anche interventi come assistenza domiciliare, supporto psicologico e iniziative per favorire l’autonomia della persona.

Giorgia Meloni (foto giorgiameloni.it) - teleone.it
Giorgia Meloni (foto giorgiameloni.it) – teleone.it

Ecco a chi spetta, e dove è attivo il nuovo bonus

Passiamo ai dettagli “operativi”. È importante innanzitutto chiarire che il bonus da 850 euro non è ancora disponibile per tutti. Fino al 31 dicembre del 2026, la misura è in fase di sperimentazione e riguarda esclusivamente nove province italiane. AD ogni modo, bisogna sottolineare che possono accedere al contributo le persone riconosciute con disabilità grave e i loro caregiver familiari, residenti nei territori sopra citati. L’idea è che, una volta testata l’efficacia del modello, il progetto possa essere esteso gradualmente a livello nazionale.

I fondi destinati alla misura arrivano dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), garanzia di una copertura finanziaria solida almeno per i prossimi anni. Il nuovo bonus rappresenta dunque un passo importante verso una concezione più moderna del welfare, che punta alla personalizzazione dei servizi e al riconoscimento concreto del lavoro di cura, troppo spesso invisibile. Il Governo sembra finalmente aver compreso che assistere un disabile non è solo una questione privata, ma una responsabilità collettiva. A proposito del “dove”, le città fino a questo momento selezionate per l’ottenimento del bonus sono Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Per chi non risiede nelle province coinvolte sarà comunque necessario attendere, ma il segnale lanciato è già chiarissimoo.