Nella tragedia del veliero Bayesian affondato lo scorso anno in circostanze poco chiare un altro decesso: una storia con mille stranezze

bayesian foto interno

 di Giulio Ambrosetti

L’affondamento del veliero Bayesian avvenuto la notte del 19 Agosto dello scorso anno nel mare di Porticello, a una ventina di chilometri da Palermo, rimane un mistero. Sette le persone morte: Mike Lynch (fondatore di Invoke Capital e co-fondatore della società di sicurezza informatica Darktrace) e sua figlia Hannah, il presidente di Morgan Stanley Jonathan Bloomer e sua moglie Judith, l’avvocato Chris Morvillo e sua moglie Neda, e il cuoco di bordo Recaldo Thomas. A questi se n’è aggiunto un altro: il sub olandese Robcornelis Maria Huijben Uiben. Dopo circa nove mesi erano iniziate le operazioni per riportare a galla il veliero. Ma sott’acqua è successo qualcosa, supponiamo di grave, se è vero che il sommozzatore ha perso la vita. Da quello che si legge, un pezzo di metallo si sarebbe staccato dall’imbarcazione che, lo ricordiamo, giace sul fondo marino a poco meno di 50 metri di profondità e avrebbe colpito il sub uccidendolo. Scriviamo che le operazioni di recupero dell’imbarcazione “erano iniziate”, perché dopo la morte del sommozzatore sono state bloccate. C’è un’inchiesta in corso da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese. Saranno i magistrati a studiare quali sono le cause del decesso del sub: per esempio, se è vero che alla base di tutto ci sarebbe la fiamma ossidrica. Oggi proviamo a ricostruire una storia che presenta tantissime ombre e pochissime luci.

Cominciamo col dire che il veliero Bayesian era o è (magari verrà in parte recuperato?) uno yacht di grande lusso. E’ stato costruito in Italia, nel cantiere Perini Navi di Viareggio. E’ o era lungo 56 metri, 473 tonnellate di stazza con l’albero in alluminio tra i più alti del mondo: ben 75 metri. Il valore di questa imbarcazione, in grado di affrontare le tempeste oceaniche, era stimato intorno ai 30 milioni di euro. La prima stranezza è proprio questa: com’è possibile che un’imbarcazione sofisticata, costruita per affrontare le procelle oceaniche, possa essere affondata a qualche centinaio di metri da Porticello, considerato che la notte del 19 Agosto 2024 nessuno ricorda un maremoto? Se andate sulla rete troverete scritto che il veliero è affondato in seguito a una “tempesta”. Ma deve essere stata una tempesta molto particolare, se è vero che ha colpito solo il Bayesian, risparmiando un’altra imbarcazione che si trovava nelle vicinanze e che ha prestato soccorso alle persone che si trovavano nel veliero affondato finite in mare.
L’affondamento del Bayesian, se proprio la dobbiamo dire tutta, ricorda la storia dell’imbarcazione colata a picco nel lago Maggiore il 28 Maggio del 2023. La tesi ufficiale è che in questa imbarcazione era in corso una festa. Poi si è scoperto che a questa ‘festa’ erano presenti 23 agenti dei Servizi segreti: 007 dell’AISE, acronimo che sta per Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (in pratica i Servizi segreti italiani che operano all’estero) e del Mossad, l’Agenzia di Intelligence di Israele (qui un articolo: https://milano.repubblica.it/cronaca/2024/03/18/news/barca_spie_lago_maggiore_perizia_del_superconsulent-422331192/).

Ci sembra molto interessante la ricostruzione dell’affondamento del Bayesian fatta dal giornalista d’inchiesta, Cesare Sacchetti, nel suo blog ‘La Cruna dell’Ago’. Alcuni dei personaggi presenti in questo veliero non erano esattamente degli sconosciuti: nel “Bayesian c’erano persone di diverse nazionalità quali inglesi, canadesi, statunitensi, neozelandesi, con doppio passaporto francese ed inglese, e un irlandese e questa varietà di Paesi non fa pensare ad una comitiva di turisti dello stesso Paese che fa una gita in barca, ma a diverse persone che si erano date appuntamento sullo Bayesian non per sorseggiare un bicchiere di vino in una calda domenica d’Agosto, ma per qualche altro tipo di attività professionale”. L’articolo di Sacchetti si sofferma su Mike Lynch, un personaggio di primo piano che “nel Regno Unito era noto per essere una sorta di Bill Gates inglese, dato il suo ruolo nell’informatica inglese, ramo nel quale aveva avuto anche delle grane per un processo a suo carico per frode dal quale era uscito indenne. Lynch era comunque certamente vicino agli ambienti del mondialismo che contano, in quanto era stato premiato dal forum di Davos nel 2015 per le innovazioni portate dalla sua società, Darktrace, attiva nel settore della sicurezza informatica e covo di agenti dei servizi segreti britannici quali l’ex direttore dell’ MI5 il generale Lord Evans of Weardale e l’agente della CIA Alan Wade”. Lynch non era il solo personaggio noto: c’era anche il già citato Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley, multinazionale americana di servizi finanziari, con sede a New York. Commenta ancora Sacchetti: “Questi, come si vede, non sono i profili di un gruppo di allegri turisti della Domenica ma sono i nomi che contano della finanza internazionale e del settore della cyber sicurezza strettamente legato al mondo dell’intelligence”. Nell’articolo si dà anche una possibile spiegazione della ‘tempesta’ che ha colpito il Bayesian: “Il sito Uncensored Foreign Policy ha scritto che ad affondare la barca potrebbe essere stata un’arma ad energia diretta” (qui per esteso l’articolo de ‘La Cruna dell’Ago’: https://www.lacrunadellago.net/quello-strano-naufragio-della-bayesian-a-palermo-la-fotocopia-del-vertice-di-spie-sul-lago-maggiore/).

Un’altra notizia, con un possibile legame con l’affondamento dei Bayesian, l’ha scritta Andrea Piazza, avvocato, fratello di Emanuele Piazza, poliziotto assassinato nel 1990 a Palermo in circostanze mai del tutto chiarite (https://it.wikipedia.org/wiki/Emanuele_Piazza). Portato dalle circostanze della vita ad occuparsi di fatti di mafia, Andrea Piazza è un osservatore attento dei fatti che avvengono in Sicilia. Scrive il 21 Agosto del 2024: “In terra di Sicilia, da sempre crocevia, ombelico del Mediterraneo, Magna Grecia, terra natia dell’associazione criminale denominata mafia, terra di conquista dell’imperialismo e via continuando si è consumata anche l’ennesima tragedia del mare in tempesta.

Come riscontrato da un video (gli inquirenti stanno acquisendo altri filmati) il veliero di lusso Bayesian costruito nei Cantieri di Viareggio è affondato nel breve volgere di ‘2 minuti circa’ in concomitanza al momento di massima violenza naturale che si è abbattuto in rada nel mare di Porticello. Come è noto, sono state tratte in salvo 15 persone ‘inclusi i membri dell’equipaggio’, è stato recuperato il cadavere del cuoco mentre mancano all’appello e sono tutt’ora dispersi, ahimè, presumibilmente cadaveri all’interno dello scafo, il tycoon britannico Mike Lynch, la figlia dello stesso diciottenne Hannah Lynch, il presidente della holding bancaria di investimento Morgan Stanley, Jonathan Boomer e la moglie, il legale di Lynch, Chris Morvillo con la moglie Nada”. Poi arriva la parte più interessante: “A dovere di cronaca – scrive sempre Andrea Piazza – anche per dare un quadro di insieme, un altro evento funesto incidentalmente collegato a Lynch si è verificato Sabato scorso, in quanto è deceduto in ospedale in seguito alle ferite riportate l’ex vice e coimputato con Lynch, Stephen Chamberlain, travolto da un’auto pirata mentre faceva footing nella contea inglese di Cambridigeshire. Non tralasciamo un altro dettaglio che potrebbe essere utile in una valutazione di insieme: la società fondata dal magnate britannico, la Darktrace, ‘azienda di sicurezza informatica’, è ben nota anche perché collabora con i servizi segreti internazionali, in particolare con quelli israeliani, per scovare alcuni dei massimi dirigenti di Hamas” (qui per esteso l’articolo di Andrea Piazza: https://www.thehour.info/lo-strano-affondamento-del-veliero-bayesian-nel-mare-di-porticello-in-un-paese-relegato-al-ruolo-di-palcoscenico-figurativo-dove-i-reali-attori-decidono-le-sorti-allinterno-di-casa-nostra/?fbclid=IwY2xjawKNKOJleHRuA2FlbQIxMQBicmlkETA2TlBJRlVtYXMyR09NVUcxAR4f7o1ew-KttT9uqMwzn05ZJBZX6BztvJqyD5LwTt1nYgu-2sbnS3j-s7t2ag_aem_vQNO1Tpet5f8EpXRtitEtQ).

Resta da capire perché personaggi legati ai Servizi segreti di vari Paesi del mondo, per ben due volte, si sono dati appuntamento in Italia. Forse perché il nostro Paese è stato spesso teatro di stragi sulle quali, in alcuni casi, non è stato possibile arrivare alla verità? Per carità, non ci stiamo inventando nulla: qualche giorno fa abbiamo raccontato la storia del piroscafo ‘Ercole’, scomparso in circostanze misteriose agli albori dell’unità d’Italia, per la precisione nel 1861, mentre dalla Sicilia navigava verso Napoli. In fondo al mare, insieme con l’equipaggio, è finita la documentazione sulla gestione forse un po’ disinvolta dei fondi approntati dagli inglesi per finanziare la cosiddetta impresa dei mille di Garibaldi nella nostra Isola. Storie di ammanchi che erano state raccolte da Ippolito Nievo, garibaldino della prima ora, scrittore noto per aver dato alle stampe ‘Le confessioni di un italiano’. Da allora le stragi e i delitti eccellenti, soprattutto in Sicilia, ma non soltanto in Sicilia – storie di sangue rimaste senza verità – sono state tante. Guarda caso, nella vicenda Bayesian, è morto anche un sommozzatore mentre erano in corso le operazioni di recupero del veliero affondato.