È stato incoronato “Borgo più bello d’Italia” e non ha temuto rivali: viverci è davvero un privilegio | Ecco dove si trova

La cittadina, nella piazza centrale (foto ioamolasicilia) - teleone.it
Fra storia, luoghi da sogno e natura incontaminata, una delle tappe “obbligate” per il turismo nell’isola.
Lontano dalle spiagge affollate e dai centri turistici costieri, l’entroterra della Sicilia custodisce tesori che sembrano sospesi nel tempo. Collocati tra colline ondulate, uliveti secolari e boschi profumati, questi borghi antichi raccontano storie millenarie e conservano un’identità autentica che il turismo di massa non ha ancora contaminato.
I borghi medievali e normanni del centro Sicilia, come Enna, Sutera, Caltabellotta e Piazza Armerina, sono scrigni di architettura, cultura e tradizione. Le stradine in pietra, le chiese barocche, i castelli e le rocche fortificate rendono queste località uniche e ricche di fascino. Visitare questi luoghi significa immergersi in un’atmosfera d’altri tempi.
Negli ultimi anni, il turismo verso l’entroterra siciliano ha registrato un costante aumento. Secondo i dati regionali, nel 2023 sono stati oltre 5 milioni i turisti in Sicilia, con una crescita significativa delle presenze proprio nei borghi interni. Per l’estate 2025 si prevede un ulteriore incremento del 12%, con molti viaggiatori attratti dalle esperienze autentiche offerte da questi luoghi lontani dalle rotte turistiche tradizionali.
Tra tutti, un borgo ha saputo imporsi all’attenzione nazionale. E parliamo di un affascinante centro nella Valle del Belice, che ha ottenuto pochi anni fa anche il prestigioso riconoscimento di “Borgo dei Borghi”, superando una selezione di decine di piccoli paesi italiani. La sua bellezza, unita a un patrimonio storico straordinario, lo ha reso uno dei luoghi più amati dai viaggiatori italiani e stranieri.
Il fascino arabo e normanno della cittadina
Il borgo di cui parliamo, per chi non lo avesse capito, è quello di Sambuca di Sicilia. Questo si trova in una posizione strategica nel cuore dell’Isola, tra Palermo, Agrigento e Trapani. Vicina al mare cristallino di Menfi, ai bagni termali di Sciacca e all’area archeologica di Selinunte, questa cittadina rappresenta un crocevia ideale per un viaggio tra cultura e natura. Le sue origini affondano nel periodo della dominazione araba: fu l’emiro saraceno Zabut a fondarla, scegliendo la collina come sede del suo castello, oggi scomparso ma sostituito dalla maestosa Chiesa Madrice.
Il quartiere saraceno è rimasto intatto: vicoli stretti, cortili interni e antiche cave sotterranee chiamate “purrere” regalano al visitatore un’esperienza immersiva. Questo straordinario impianto urbanistico richiama i centri storici delle città arabe. Numerose case sono state acquistate da stranieri e trasformate in residenze estive, mentre è in progetto un grande albergo diffuso nel centro storico che ne potenzierà l’accoglienza turistica. Ma Sambuca è anche un paradiso per gli amanti dell’arte e della cultura. Conta oltre venti chiese, alcune trasformate in musei. Tra queste, spiccano le esposizioni delle opere di Gianbecchina e le sculture tessili di Sylvie Clavel. Il palazzo Panitteri ospita un prezioso museo archeologico, mentre il teatro ottocentesco regala un tuffo nella cultura locale. Non lontano, il sito archeologico di Monte Adranone mostra resti greci e punici in un paesaggio mozzafiato.

Arte, natura e gastronomia d’eccellenza
Per chi ama la natura, imperdibile è la riserva naturale del Monte Genuardo o una passeggiata attorno al Lago Arancio, circondato da uliveti e vigneti. Proprio da queste terre nascono i vini di eccellenza esportati in tutto il mondo da una decina di aziende vinicole locali. I visitatori possono degustare i vini direttamente in cantina e conoscere da vicino le tecniche di produzione. Un viaggio a Sambuca non è completo senza assaporare le Minni di virgini, dolci simbolo del borgo. Creati nel 1725 da suor Virginia Casale di Rocca Menna per celebrare un matrimonio nobiliare, questi scrigni di pasta frolla ripieni di crema di latte, zuccata, gocce di cioccolato e cannella sono un trionfo di gusto e tradizione siciliana.
La qualità della vita, la bellezza architettonica, l’enogastronomia e l’autenticità di Sambuca l’hanno consacrata come una delle mete emergenti del turismo slow. Il titolo di “Borgo dei Borghi” è stato assegnato alla cittadina nel 2016 dalla Rai, ma, non c’è alcun dubbio, ancora oggi Sambuca rappresenta un modello di rinascita territoriale e di valorizzazione delle risorse interne della Sicilia. Un vero e proprio “scrigno” da scoprire per chi cerca autenticità, storia e sapori genuini nel cuore dell’Isola più bella del Mediterraneo.