“Restituire dignità a chi ha sbagliato”, Romagnoli (Ap), progetto per il reinserimento dei detenuti in Sicilia

La Sicilia vive un’emergenza silenziosa: il sovraffollamento delle carceri e le condizioni spesso disumane in cui sono costretti a vivere centinaia di detenuti. A sollevare il tema è Massimo Romagnoli, Responsabile degli Italiani nel Mondo per Alternativa Popolare, che lancia un appello alla politica e alla società civile.
«Basti pensare al carcere di Messina – dichiara Romagnoli – dove il sovraffollamento ha superato il 120%, compromettendo ogni forma di rieducazione e reinserimento sociale. Come rappresentante di Alternativa Popolare e come uomo che ha vissuto sulla propria pelle la forza, ma anche le debolezze, della giustizia, credo che la politica debba rimettere al centro la dignità della persona, anche quando questa sta scontando una pena”.
Con l’avvocato Alessandra De Blasio, penalista italo-americana con studio a New York, è stato avviato un progetto politico ambizioso con l’obiettivo di trasformare il carcere da luogo di abbandono a strumento di rinascita.
«La giustizia – afferma De Blasio – non può essere cieca alla dignità umana. Ogni individuo merita la possibilità di redimersi.»
Il progetto si articola in quattro linee d’azione principali:
attivazione di percorsi di formazione professionale per i detenuti;
supporto psicologico continuativo;
programmi strutturati di reinserimento sociale; costruzione di una rete territoriale siciliana per accompagnare chi esce dal carcere verso una nuova vita.
«Anche chi ha sbagliato – conclude Romagnoli – merita una seconda possibilità. La Sicilia può e deve diventare un modello di umanità e giustizia.»