Assegno di mantenimento, quanto sborsa Massimiliano Allegri ogni mese: non è certo la cifra che ti aspetteresti

Max Allegri triste (foto serieanews.com) - teleone.it

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Oltre che sul campo, un’altra battaglia per l’ex tecnico della Juventus: ecco cosa accade in tribunale.

Il calcio moderno è sicuramente un universo di emozioni, tattiche e passione, ma anche di milioni di euro che circolano come se fossero… moneta spicciola. Le cifre che i club investono ogni anno in stipendi per calciatori, dirigenti e allenatori sono talvolta a sei, se non sette zeri. Basti pensare ai top player della Serie A o ai tecnici più richiesti in Europa: ingaggi da capogiro, premi bonus e sponsorizzazioni fanno girare la testa anche agli addetti ai lavori.

Ma non sono solo i contratti sportivi a far parlare: spesso i protagonisti del calcio finiscono sotto i riflettori per vicende personali, soprattutto quando si tratta di divorzi, separazioni e assegni di mantenimento. Le aule dei tribunali diventano il secondo stadio in cui giocano, ma stavolta la posta in palio è la tutela dei figli, della reputazione e, inevitabilmente, dei patrimoni accumulati in carriera.

Uno dei casi più seguiti negli ultimi anni è stato senza dubbio quello che ha visto protagonisti Francesco Totti e Ilary Blasi. Una separazione sotto i riflettori, tra accuse, interviste, documenti riservati e discussioni su assegni mensili e proprietà condivise. Il dibattito mediatico è stato talmente acceso da superare, per clamore, anche le telecronache delle partite più importanti della Roma.

Le storie di vita privata dei grandi nomi del calcio rivelano spesso aspetti inaspettati e mostrano quanto, anche per chi guadagna milioni, le dinamiche familiari possano diventare complesse. E quando le divergenze arrivano in tribunale, i numeri – come sempre – fanno notizia. Tra questi, si inserisce un’altra vicenda clamorosa: quella dell’ex allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri.

Il caso giudiziario Allegri-Ughi

Massimiliano Allegri, uno degli allenatori più vincenti e pagati della Serie A, aveva portato in tribunale l’ex compagna Claudia Ughi, madre di suo figlio, accusandola di appropriazione indebita e violazione degli obblighi familiari. Secondo quanto sostenuto dal mister, la donna avrebbe utilizzato per fini personali oltre 210.000 euro, somma destinata al mantenimento del figlio undicenne.

La querela, sporta nel 2021, ha generato un lungo iter giudiziario. Prima di arrivare al penale, Allegri aveva già tentato in sede civile di ottenere una riduzione dell’assegno di mantenimento. Ma i giudici, anche in quell’occasione, non avevano accolto la sua richiesta.

Soldi (pexels) - teleone.it
Soldi (pexels) – teleone.it

Il verdetto secco e la sconfitta… fuori dal campo per l’allenatore

Sul piano penale, invece, il processo si era svolto con rito abbreviato e si era concluso con l’assoluzione di Ughi. Allegri aveva deciso di proseguire la battaglia legale, facendo ricorso prima in appello e poi presso la Corte di Cassazione. Tuttavia, anche i giudici del terzo grado hanno appena confermato (sentenza di martedì 29 aprile) quanto stabilito in precedenza: l’ex moglie non ha commesso reati e dunque non deve nulla all’allenatore.

Una decisione definitiva che chiude così una lunga controversia legale e finisce senza risarcimenti milionari. La somma che il tecnico versava all’ex moglie era di circa 10mila euro, ma avrebbe voluto in passato ridurla della metà. La sentenza lascia le cose così com’erano. Verdetto secco, insomma, con Allegri che ha concluso una battaglia legale particolarmente difficile da gestire. Probabilmente, molto più di quelle affrontate “sul campo”.