Palermo ancora ko e quel nodo irrisolto dei blackout della ripresa: il mea culpa di Dionisi

Ancora una sconfitta per il Palermo, che vede complicarsi la corsa ai playoff dopo il ko contro il Sudtirol.
Il Palermo cade per la tredicesima volta in stagione, ancora una volta in rimonta (1-2 il finale), e rischia ancora una volta di compromettere l’accesso alla fase playoff della Serie B. A infliggere l’ultimo colpo è il Sudtirol, che espugna il Barbera e si assicura con largo anticipo la salvezza. Una battuta d’arresto pesante per i rosanero, incapaci di gestire il vantaggio e sempre più fragili nella ripresa.
Al termine della gara, è il tecnico Alessio Dionisi a metterci la faccia: “Non è il momento di trovare colpevoli, mi assumo tutta la responsabilità”, ha dichiarato davanti ai giornalisti. Parole nette, che cercano di proteggere il gruppo in un momento di evidente difficoltà. Dionisi tenta di fare da scudo, consapevole però dei limiti evidenziati dalla squadra.
“Avevamo fatto un primo tempo non stellare ma buono – spiega il tecnico – poi siamo stati noi a rimetterli in partita. È un errore che abbiamo già commesso e purtroppo si ripete. Il nostro obiettivo resta raggiungibile, ma il tempo stringe e dobbiamo cambiare atteggiamento”. Parole che suonano come un avvertimento, ma anche come un invito a non mollare.
Il match contro il Sudtirol ha mostrato ancora una volta le crepe mentali di una squadra che sembra disunirsi nei momenti chiave. Dionisi punta il dito su un problema ricorrente: “Nel secondo tempo abbiamo commesso troppi errori, è un aspetto mentale. Il copione si ripete ma non è sempre lo stesso. È qualcosa su cui dobbiamo lavorare urgentemente”.
Il problema mentale e i blackout nella ripresa
Uno dei nodi centrali delle difficoltà del Palermo è la fragilità mentale. Dopo un primo tempo gestito in modo sufficiente, la squadra tende a calare drasticamente nella ripresa, come se mancasse la lucidità per reagire. Dionisi lo sa e lo dice chiaramente: “Cosa succede all’intervallo? È un problema che ci portiamo dietro e dobbiamo limitarlo”. La mancanza di continuità e tenuta mentale diventa quindi un limite concreto, che mette a rischio l’intera stagione.
Dionisi insiste sulla necessità di restare uniti e determinati fino alla fine, anche quando gli episodi girano contro: “Chi è entrato dalla panchina ha provato a dare qualcosa, ma non è facile. Dobbiamo crederci, anche se sbagliamo”. Nonostante la delusione, il tecnico del Palermo guarda ancora alla zona playoff come un traguardo possibile. La classifica resta corta e i punti a disposizione sono ancora numerosi, ma l’atteggiamento dovrà cambiare subito. “Prestazione al di sotto delle possibilità” – ha ribadito – sottolineando la necessità di ritrovare spirito e grinta.
Il pubblico rosanero chiede una svolta, e ora sta alla squadra dimostrare di meritare un posto tra le prime otto. Le prossime gare saranno decisive, non solo in termini di risultati, ma anche per verificare se il Palermo riuscirà a superare i propri limiti mentali e rientrare fra le protagoniste del campionato.
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