L’Amap, l’azienda acquedotti di Palermo, ha segnalato un valore elevato di torbidità nell’acqua proveniente dall’invaso Rosamarina, che era stato rilevato già nella giornata di domenica.
Il problema ha causato lo stop dei prelievi di circa 400 litri al secondo, impedendo il trattamento dell’acqua presso il potabilizzatore di Risalaimi e causando disagi in buona parte della provincia.
Per minimizzare i disservizi, l’Amap ha riattivato i prelievi dall’invaso Scanzano e aumentato quelli dall’invaso Poma. I provvedimenti, tuttavia, non sono sufficienti a compensare la mancanza dell’apporto idrico dal Rosamarina. La situazione è resa ancora più critica dal grave scenario di emergenza idrica attuale.
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L’azienda avverte che il ricorso a fonti idriche alternative non può essere sostenuto a lungo. Di conseguenza, nei prossimi giorni, come annuncia la stessa Amap, potrebbe essere necessario introdurre razionamenti più consistenti, sia nei comuni metropolitani sia nella città di Palermo.
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