Un dramma familiare in piena regola, quello che si è consumato a Torino. Un uomo avrebbe portato il figlio di appena otto anni da una prostituta. Lui ha, invece, sempre negato. Ha ogni volta ribattuto dicendo che la donna “era solo un’amica”. Alla fine, tra l’altro, la donna in questione non è stata mai identificata.
L’uomo, un 40enne, è stato alla fine condannato con rito abbreviato dal tribunale piemontese a 4 anni e 4 mesi, per violenza sessuale e maltrattamenti.
Il protagonista della storia – per il quale la procura aveva chiesto una condanna a 8 anni – era stato arrestato la scorsa estate dopo una denuncia della suocera che aveva assistito ai continui litigi tra lui e la figlia, che era finita in ospedale. In un secondo tempo anche la moglie lo aveva denunciato.
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A questi esposti si è poi aggiunto quella della psicologa che aveva raccolto le parole del bambino, affidato in una casa famiglia dopo che era stato allontanato dai genitori che avevano dei problemi di tossicodipendenza.
“Papà mi ha portato da una prostituta”, avrebbe raccontato durante questi colloqui. Così è partita l’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Davide Pretti.
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