Ci aveva sperato, naturalmente, fino alla fine. Erano tutti appelli ai cittadini, quelli che erano stati pubblicati negli ultimi giorni su facebook. Poi, per il papà di Giulia (LEGGI) è arrivata la più brutta delle notizie possibili. Gino Cecchettin chiedeva aiuto a chiunque, attraverso i social. E sul profilo, stampata su una foto in bianco e nero, soltanto una scritta.
Un messaggio pieno di rabbia e dolore. “L’amore vero non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non urla, non picchia, non uccide”. “Il dolore è tanto, inimmaginabile, atroce. Una parte di me che se ne va. Aveva solo 22 anni… Una vita davanti spezzata, senza un motivo logico”.
“Posso capire una malattia, un incidente, ma questo è il modo più inconcepibile. Non te ne fai una ragione. Ma devo essere forte, per gli altri ragazzi, Elena e Davide. Devono, dobbiamo ripartire. Erano tre fratelli unitissimi”. Sono le parole del padre della vittima, a La Repubblica. L’uomo ha poi rivolto anche un pensiero ai genitori di Filippo Turetta, accusato di aver ucciso sua figlia.
“Li ringrazio, anche loro stanno vivendo un dramma – ha detto – e quindi sono vicino anche a loro. Certo, io pensavo a Giulia, volevo il suo ritorno. Per me è finita qui”. Gino parla della rabbia della sorella di Giulia, Elena, che già ha annunciato di voler giustizia per tutte le vittime di femminicidio. “Ne farà la battaglia della sua vita. Ma anche io voglio fare qualcosa, è giusto così. Per Giulia e per tutte le altre che potranno trovarsi nella sua condizione”.
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