E adesso, dopo lo scandalo dei frigoriferi, anche le salme “senza nome” al cimitero dei Rotoli. A Palermo, insomma, è come se l’emergenza non fosse mai finita, nella gestione del camposanto.
TUtto accade a distanza di un mese dall’annuncio del Comune, che aveva promesso una decisa “svolta” dopo i problemi emersi negli ultimi tempi. I depositi temporanei, che si trovavano nel viale del camposanto, dopo circa tre anni erano stati svuotati, e centinaia di bare portate via. Risultato importante, nonostante rimanessero ancora alcune centinaia di casse da sistemare.
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Nel camposanto palermitano di via Cristoforo Colombo, oggi, è emerso che si trovano abbandonate quattro casse a deposito alle quali non si riesce a dare un nome. Quattro morti che sono stati lasciati “senza identità”, e che non si ha idea sul tempo passato in attesa di una regolare sepoltura.
La verità è venuta a galla da un’inchiesta del Giornale di Sicilia, che ha evidenziato che le bare in questione si trovavano sotto i tendoni finalmente dismessi. E, in particolare, in fondo fra le prime poste in quella collocazione, ma adesso non hanno più una etichetta e non si riesce a risalire alla loro identità. Lo scandalo emerge poco dopo quello che ha riguardato i resti umani trovati in un frigorifero dismesso.
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