Ha preso la pistola e li ha attesi a casa, mentre tornavano dopo la festa per l’anniversario di matrimonio. Lì ha sparato con freddezza alla figlia ed a suo marito. Ha deciso di toglier loro la vita con una giustificazione ben precisa: si era sentito “escluso dalle loro vite“.
L’incredibile storia arriva da Victoria, in Australia. L’uomo è stato condannato a due ergastoli, ed ha anche richiesto di avere uno sconto di pena perché, secondo quanto fatto sapere dal suo avvocato, “la vita in carcere durante il Covid è stata veramente dura e stressante”. Nemmeno a dirlo, la richiesta è stata respinta, in quanto gli omicidi sono stati commessi con premeditazione.
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L’uomo si è dichiarato colpevole per l’omicidio di Lindita, sua figlia, e di Veton Musai, suo marito. I due sono stati attesi dall’uomo al rientro a casa, dopo una serata fuori, poi sono partiti i colpi di pistola alla testa. L’omicida avrebbe poi pensato anche al suicidio, ma senza riuscirci.
“L’uomo non ha mai accettato il loro matrimonio – hanno detto i giudici della Corte d’Appello di Victoria, in Australia.– e, una volta scoperta la loro volontà di sposarsi, si è infuriato. E il padre di Lindita ha atteso il loro ritorno da una mini vacanza per celebrare il loro primo anno di matrimonio, per ucciderli a sangue freddo. Non possono esiste attenuanti e sconti di pena per quanto commesso”.
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