Sabato notte si era lanciato per una sfida con amici, questa mattina è stato ritrovato morto nelle acque del Po, a Torino.
Tragedia nel weekend, dove il giovane, che aveva compiuto 18 anni da appena un mese, si era tuffato per gioco mentre si trovava con i coetanei. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato il tratto compreso tra il ponte di corso Vittorio e quello di fronte alla Gran Madre. Con un gommone hanno ispezionato il fiume da una sponda all’altra, andando avanti e indietro lentamente, utilizzando anche dei visori per poter esaminare il fondale e scrutando le sponde.
Per le operazioni di ricerca del giovane, ieri era stato utilizzato anche l’elicottero, per poter monitorare dall’alto il corso del fiume. Oggi erano pronti per l’impiego anche dei droni, con telecamere ad alta definizione.
Il 18enne era originario del Marocco, ospite di una comunità di accoglienza per migranti. Si era tolto, come hanno raccontato gli amici ai carabinieri, il giubbotto e le scarpe. Poi aveva appoggiato per terra i documenti e si era tuffato “per sfida”. Dopo qualche bracciata è scomparso tra le acque. Da lì l’allarme degli amici, fino alla tragedia di oggi.
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