Sono durissime le parole di Vittorio Sgarbi, sottosegretario di Stato alla Cultura, che ha denunciato la ripresa delle installazioni di pale eoliche in provincia di Trapani.
“Nonostante l’arresto di Matteo Messina Denaro – sostiene Sgarbi – che nell’eolico aveva il cuore dei suoi milionari affari, la mafia, che ha cacciato me da sindaco di Salemi nel momento in cui è cominciata la mia battaglia contro l’installazione degli impianti, continua, imperterrita, la sua violenza contro il Paesaggio in luoghi mirabili della memoria garibaldina, com’è nel caso di Contrada Rampingallo, tra Salemi e Marsala”.
“Dopo il “Parco eolico Elimi”, ecco la multinazionale “Engie”, che aveva il monopolio – prosegue – quando era latitante Messina Denaro. Continua, dunque, la vera trattativa Stato-mafia , con il sostegno di Terna, per distruggere il Paesaggio italiano nella indifferenza della pubblica amministrazione. La povera Salemi continua ad essere stuprata senza potersi difendere”.
“L’azione criminale – dice Sgarbi – è per terra e per mare: a Mazara del Vallo, infatti, sono previste 42 pale eoliche offshore. Bisogna fermare questo continuo sfregio al Paesaggio! Di “pulito” nelle cosiddette “energie rinnovabili” c’è poco; ci sono invece gli affari sporchi della mafia, come le inchieste di questi anni hanno dimostrato”.
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