Il giudice ha detto “sì”, accogliendo il ricorso di una insegnante catanese, che aveva diritto a partecipare al piano di assunzioni straordinario che era stato previsto dal Governo Renzi.
La legge era quella della “Buona scuola“, ma la docente era stata esclusa dalle graduatorie provinciali (decisione del giudice del Tar) per poi essere reinserita con efficacia retroattiva.
Il “guaio” era che la docente, con l’esclusione, non poté partecipare al piano di assunzinoi straordinario, per ottenere l’assunzione a tempo indeterminato. La vicenda risale al 2015, e la donna presentò ricorso al tribunale di Catania rivendicando proprio il diritto all’assunzione, che le sarebbe dovuta toccare nell’anno scolastico 2015/16.
Il Ministero dell’Istruzione è stato condannato, alla fine, ad un maxi risarcimento per l’insegnante: la cifra sarà intorno ai 100mila euro, e a questi si aggiungeranno le retribuzioni arretrate (a partire dalla data del ricorso). (foto archivio)
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