Le davano fastidio i rumori provenienti dalla casa del vicino. Così, ha deciso di dar fuoco all’appartamento, e “risolvere” ogni problema. Salvo, poi, rimanere intrappolata nel palazzo, per poi perdere la vita.
E’ la storia di quanto accaduto a Bedford, nel Regno Unito, dove alla fine la donna di 43 anni, che aveva cosparso le pareti della casa del vicino di benzina, è morta intossicata. L’inchiesta ha chiarito una serie di elementi dopo alcuni mesi: la vicenda è accaduta nella scorsa estate, quando la situazione è precipitata dopo una serie di dissidi fra i due, che erano iniziati nel periodo del lockdown.
L’inchiesta ha permesso di ricostruire con precisione che è stata la donna a cospargere l’appartamento di benzina: le fiamme hanno provocato un’esplosione nel palazzo, circostanza che ha provocato la morte della donna. Il corpo della 43enne è stato trovato il giorno dopo, dai servizi di emergenza.
Reena James si lamentava con il vicino, il quale ha poi spiegato di avere “acceso soltanto la lavatrice, di aver sgridato i figli e di fare degli esercizi di prima mattina”. “Intorno alle 09:30 del 4 luglio dello scorso anno – ha spiegato il medico legale – c’è stata un’esplosione e un importante incendio nel condominio. Le fiamme si sono propagate causando danni catastrofici alla struttura“. Secondo gli inquirenti, la benzina dopo l’esplosione “ha formato una nebbia che, mescolata con l’aria, ha creato una nuvola di vapore”.
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