Ancora nei guai, questa volta per abusi edilizi. Non è proprio un momento tranquillo, per Gianluca Vacchi. L’imprenditore bolognese è finito nel mirino della magistratura per la villa che sta costruendo a Porto Cervo.
Come ha riportato L’Unione Sarda, la procura di Tempio Pausania ha aperto un fascicolo per presunti abusi edilizi. L’inchiesta riguarda la residenza in località Pantogia, di oltre mille metri quadrati, più altrettanti di terrazze, che è stata stata “chiamata” col nome della figlia, Blu Jerusalema. L’imprenditore aveva raccontato che “ci sono un campo da padel, discoteca, due lodge con suite e quindici camere. Lavori per quasi 15 milioni di euro”. Nel 2022 i lavori erano appena iniziati, ma a poco tempo dalla chiusura arrivano i guai.
Gli abusi erano stati contestati nelle scorse settimane dal Comune di Arzachena, ordinando la demolizione di alcune aree della villa in Costa Smeralda. “Il dirigente Mario Chiodino ha già firmato diverse ordinanze indirizzate a Vacchi e si parla di circa 400 metri cubi ‘in eccesso’ rispetto al progetto autorizzato”, riferisce L’Unione sarda.
“Nelle ordinanze si fa riferimento a vuoti sanitari trasformati in spazi abitabili, di stanze in più e di maggiore altezza interna rispetto ai locali autorizzati”. Ma nonostante i richiami, nessun intervento sanatorio, e la “palla” per tale ragione sarebbe passata alla procura di Tempio Pausania.
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