I videogiochi e la loro “pericolosità”. L’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, ha appena inserito proprio la “dipendenza dai videogame” all’interno del manuale internazionale di classificazione delle patologie.
Il fenomeno è sempre più frequente soprattutto fra gli adolescenti. Le conseguenze che provoca sono sia fisiche e cognitive. Ma, in particolare negli ultimi anni, anche economiche, oltre che relazionali.
“Il concetto di dipendenza patologica è ormai considerato un disturbo della mente che ha a che fare con il fatto che il soggetto non riesce più a fare a meno di quel tipo di comportamento” Questa la spiegazione di Francesca Picone, psichiatra dell’UOC Dipendenze patologiche dell’Asp di Palermo, che ne ha parlato in un servizio dell’agenzia Italpress, dedicato ai giovani e alla particolare dipendenza.
“La quantità fa la differenza rispetto ai meccanismi, ai processi di natura neuropsicologica che si instaurano all’interno di questo rapporto tra gli strumenti, come device, smartphone e piattaforme, e il soggetto che li utilizza”. Così Roberto Gambino, psicologo, referente dell’Asp di Palermo per il progetto Stop Phone L’Oms raccomanda che per i bambini da 0 a 12 anni l’utilizzo sia controllato e regolamentato”.
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