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Calamità naturali in Sicilia, dalla Regione 45 milioni di euro per i Comuni colpiti

La Regione Siciliana, come si legge in una nota, “si conferma in prima linea nel fornire un sostegno concreto alle comunità colpite da eventi meteo estremi. Il dirigente generale del dipartimento di Protezione civile, Salvatore Cocina, ha infatti pubblicato un decreto a valere sul Pr Fesr Sicilia 2021-2027 per una dotazione complessiva di 45 milioni di euro, per finanziare interventi di riparazione e ricostruzione di infrastrutture pubbliche danneggiate da eventi calamitosi che si sono verificati nel 2025″.

“L’approvazione di questo programma di finanziamento – afferma il presidente della Regione Renato Schifani – è un segnale forte di presenza e di impegno delle istituzioni, che operano al fianco delle comunità locali per affrontare insieme le difficoltà causate da calamità naturali. La nostra priorità è garantire una ripresa rapida e sicura, affinché i nostri territori possano tornare a crescere e prosperare. Un impegno che la Regione persegue sia sotto l’aspetto della prevenzione del dissesto idrogeologico sia attraverso la ricostruzione dopo eventi estremi”.

Questi interventi, sottolinea la nota, “rappresentano una delle prime applicazioni in Italia e in Europa della Direttiva europea RESTORE (Regolamento Ue 2024/3236), che prevede il finanziamento per la ricostruzione in risposta a catastrofi naturali, portando così un contributo fondamentale alla resilienza del territorio. La sua attuazione consente di utilizzare tempestivamente i finanziamenti europei e di rispondere con efficacia alle emergenze e alle necessità delle comunità colpite, grazie a un programma che coinvolge risorse a livello regionale ed europeo”.

“Ringrazio la struttura del dipartimento della Protezione civile e l’ingegnere Cocina per aver rispettato tempi particolarmente rapidi e aver reso la Sicilia tra le prime in Europa a utilizzare questi fondi europei in modo tempestivo ed efficace – aggiunge il presidente – Questo risultato dimostra quanto l’impegno e la capacità di azione delle istituzioni siano determinanti per garantire un futuro più sicuro e resiliente alle nostre comunità”.

A fronte delle 181 istanze presentate, per un valore complessivo di 95 milioni di euro, sono stati ammessi a finanziamento 79 interventi, per un importo pari a 44.979.253,69 euro, finalizzati al ripristino delle infrastrutture essenziali: dalla viabilità alla protezione idraulica, dalla messa in sicurezza dei costoni rocciosi alla rifunzionalizzazione delle reti fognarie e degli impianti pubblici. Altri 30 interventi sono stati ritenuti ammissibili ma non finanziabili al momento per mancanza di copertura, mentre 72 istanze sono state escluse per mancanza dei requisiti previsti dalla misura.

Gli interventi finanziati riguardano numerosi Comuni delle province di Catania, Messina, Enna, Siracusa, Palermo e Caltanissetta. A seguito della formale accettazione dei finanziamenti e della stipula delle convenzioni con il dipartimento della Protezione Civile, gli enti beneficiari procederanno con la realizzazione delle opere.

Tra i progetti finanziati con maggiori risorse ci sono la bonifica dei cassoni di accosto dell’impianto di degassifica danneggiati dalle mareggiate al porto Acquasanta di Palermo con 3 milioni di euro; il ripristino delle infrastrutture viarie danneggiate nei valloni Piedigrotta e degli Angeli a Castronovo di Sicilia (Pa) con 2,1 milioni; il ripristino e il rafforzamento di un tratto dell’argine sinistro del fiume Alcantara a protezione del depuratore del consorzio rete fognante dei Comuni di Taormina, Castelmola, Giardini Naxos e Letojanni (Me) con 2,6 milioni; i lavori di messa in sicurezza del versante franato in contrada Scoppo a Messina con 1,9 milioni; il ripristino nel canale di smaltimento delle acque meteoriche a Santo Stefano di Camastra (Me) con 1,7 milioni; e, sempre nel Messinese, quattro interventi a Naso per un totale di oltre 3,7 milioni.

redazione

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