aeroporto interni - foto (C) Teleone.it
Viaggiare in aereo durante le festività natalizie si sta trasformando in una vera e propria prova di resistenza per migliaia di passeggeri europei. Partire o rientrare per Natale e Capodanno è da sempre sinonimo di traffico intenso, ma quest’anno la situazione appare ancora più complessa a causa di una lunga serie di scioperi aeroportuali che coinvolgono diversi Paesi europei. Tra ritardi, cancellazioni e riduzione dei servizi di terra, il rischio di restare bloccati in aeroporto è concreto per molti viaggiatori.
Le agitazioni sindacali arrivano proprio nel momento più delicato per il settore del trasporto aereo, quello delle grandi partenze festive. A incrociare le braccia sono soprattutto gli addetti di terra e il personale di cabina, figure chiave per la gestione dei voli, del check-in e dei bagagli. La conseguenza è un effetto domino che può compromettere intere catene di coincidenze.
Le compagnie aeree stanno cercando di correre ai ripari, ma non sempre riescono a garantire la regolare operatività degli scali. I passeggeri, intanto, devono fare i conti con code più lunghe, ritardi nelle partenze e modifiche improvvise degli orari, con un impatto significativo anche sul turismo e sulle famiglie in viaggio.
Il clima di incertezza è reso ancora più pesante dal fatto che le proteste non riguardano un solo Paese, ma coinvolgono contemporaneamente Regno Unito, Spagna e Italia, creando un quadro europeo particolarmente delicato proprio nel periodo natalizio.
Nel Regno Unito, l’attenzione è puntata soprattutto su Heathrow, uno degli hub più importanti d’Europa. Qui il personale di cabina di Scandinavian Airlines Services ha proclamato scioperi in date strategiche come il 24 e il 26 dicembre, mettendo a rischio numerosi collegamenti verso Copenaghen, Stoccolma e Oslo.
Secondo i sindacati, alla base della protesta ci sarebbero salari giudicati insufficienti rispetto al costo della vita nelle città scandinave. La compagnia ha respinto alcune accuse, ma la tensione resta alta e potrebbe generare ritardi e cancellazioni che si ripercuoterebbero anche su altre tratte europee.
In Spagna la situazione è particolarmente complessa. Il personale di Azul Handling, che fornisce servizi di terra a Ryanair, è impegnato in una protesta quasi continuativa. Fino al 31 dicembre sono previste agitazioni settimanali in più fasce orarie, con effetti diretti sugli aeroporti di Alicante, Barcellona-El Prat, Madrid-Barajas, Malaga, Palma di Maiorca, Valencia e molti altri.
Anche l’Italia non è esente da criticità. A gennaio sono già stati annunciati scioperi del personale di terra e degli addetti al controllo del traffico aereo in scali strategici come Milano Linate e Verona. Queste agitazioni potrebbero causare ulteriori disagi per chi ha programmato viaggi nei primi giorni del nuovo anno. In questo scenario, il consiglio per i passeggeri è quello di monitorare costantemente lo stato del proprio volo, consultare i canali ufficiali delle compagnie aeree e arrivare in aeroporto con largo anticipo. Solo così è possibile ridurre il rischio di restare coinvolti in lunghi tempi di attesa.
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