Due attentatori, padre e figlio di 50 e 24 anni, hanno aperto il fuoco a Bondi Beach, rinomata spiaggia dell’Australia nei pressi di Sydney dove era in corso una celebrazione della festività ebraica di Hanukkah: sono 16 i morti, tra loro anche l’attentatore 50enne (il figlio è in condizioni critiche) e un bambino di 10 anni. E’ quanto emerso nel corso di una conferenza stampa. Le vittime hanno dai 10 agli 87 anni. Sono invece 42 le persone ancora ricoverate in ospedale.
Il primo ministro australiano, Anthony Albanese, ha definito l’attacco “un atto di pura malvagità” e “deliberatamente mirato” alla comunità ebraica. “Un atto di antisemitismo e di terrorismo sulle nostre coste”. “Dedicheremo ogni risorsa necessaria per rispondere”, ha evidenziato Albanese che ha poi elogiato “i coraggiosi soccorritori” e “i comuni cittadini” che hanno agito ieri difendendo “i valori australiani”. Il Rabbino di Sydney, Eli Schlanger, è tra le vittime.
Secondo fonti informate, si sta cercando un eventuale terzo responsabile oltre ai due già identificati. Si sta investigando su un’auto a Bondi con possibili esplosivi rudimentali legati ai due attentatori.
“Ho appreso con sgomento le tragiche notizie riguardanti la sparatoria presso la spiaggia di Bondi a Sydney. In questi momenti di profonda tristezza, a nome della Repubblica Italiana, desidero esprimere sentite condoglianze e massima vicinanza alle famiglie delle vittime. Il pensiero di tutti gli italiani, e mio personale, è altresì rivolto ai feriti, ai quali auguro un pronto e pieno ristabilimento”. Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio a Sam Mostyn, Governatore Generale del Commonwealth d’Australia. “Quali che siano le causali e le responsabilità di questo vile attentato, rinnovo le più dure espressioni di condanna contro gli ignobili atti di terrorismo, le ripugnanti manifestazioni e forme di antisemitismo, ogni espressione di fanatica violenza alimentata da odio etnico o religioso”, conclude Mattarella. “Seguo con profondo dolore le drammatiche notizie che arrivano da Sydney. Nel condannare ancora una volta con fermezza ogni forma di violenza e di antisemitismo, l’Italia esprime il proprio cordoglio per le vittime e si stringe ai loro cari, ai feriti, alle comunità ebraiche e rinnova la propria amicizia al popolo australiano”. Sono le parole del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un post su X.
“Non posso non inviare un messaggio di solidarietà alla comunità ebraica australiana che questa mattina è stata vittima di un vergognoso attacco”. Così Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri, intervenendo ad Atreju. “Ho appreso con profondo dolore della sparatoria avvenuta a Sydney durante una riunione della comunità ebraica per celebrare la festività di Hanukkah. Un atto di violenza vile e inaccettabile che ha colpito persone riunite in un momento di preghiera, festa e identità. Di fronte a episodi come questo, è dovere di tutti riaffermare con fermezza i valori della convivenza pacifica, del rispetto reciproco e della libertà religiosa. Alla comunità ebraica e a tutte le persone colpite va la mia più sincera vicinanza, mia personale e del Senato della Repubblica”. Lo ha scritto in un post su Facebook il presidente del Senato, Ignazio La Russa.
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