L’Italia accelera sulla trasformazione digitale e introduce una nuova procedura di pagamento per il rilascio del passaporto, fra le pratiche più richieste dai cittadini. Il bollettino postale, utilizzato da decenni, viene definitivamente abbandonato in favore dei sistemi digitali abilitati a PagoPA e dei servizi innovativi messi a disposizione da Poste Italiane. Si tratta di un passaggio importante che punta a rendere l’esperienza più semplice, tracciabile e moderna.
Il cambiamento, da ieri, 1° dicembre, è stato pensato per migliorare la qualità dei servizi pubblici e ridurre i tempi di gestione delle richieste. Anche se il nuovo metodo diventa obbligatorio, vengono comunque riconosciuti validi i pagamenti effettuati tramite bollettino prima della data stabilita, garantendo una fase di transizione ordinata e senza difficoltà per chi ha già avviato la pratica.
Uno degli aspetti che attira l’attenzione riguarda la modifica del contributo economico. Pur trattandosi di una variazione minima, questo aggiornamento risponde alla necessità di rendere il sistema più uniforme e aggiornato ai nuovi standard operativi. Una piccola modifica che si inserisce in un quadro molto più ampio di aggiornamento digitale nazionale.
L’evoluzione dei pagamenti digitali non riguarda soltanto la pubblica amministrazione, ma si inserisce in un trend globale di semplificazione e innovazione. Con PagoPA, ogni cittadino ha ora la possibilità di procedere al pagamento del passaporto attraverso strumenti veloci e affidabili, dal computer o dallo smartphone, evitando code e perdite di tempo.
Il contributo necessario per ottenere il passaporto subisce una leggera variazione: dai precedenti 42,50 euro si passa a 42,70 euro. Non è previsto alcun ulteriore costo aggiuntivo, fatta eccezione per chi sceglie la consegna a domicilio del documento, un servizio opzionale dal costo di 9,53 euro da corrispondere direttamente al momento della consegna tramite contrassegno.
Il pagamento potrà essere effettuato presso gli Uffici Postali, agli sportelli bancari, nelle tabaccherie, nelle ricevitorie oppure tramite le piattaforme online offerte da operatori autorizzati: Poste Italiane, istituti bancari e altri prestatori di servizi abilitati a PagoPA. Una rete ampia e diversificata che permette al cittadino di scegliere la modalità più comoda e immediata.
Per completare correttamente il pagamento sarà necessario fornire nome, cognome e codice fiscale del richiedente. Tali dati devono essere indicati anche quando la domanda riguarda un minore. È fondamentale ricordare che il pagamento deve essere effettuato solo dopo l’invio della richiesta tramite il portale ufficiale dedicato.
La domanda di rilascio deve essere presentata presso gli uffici Passaporti del luogo di residenza, domicilio o dimora. Per chi vive all’estero, la procedura passa invece attraverso ambasciate e consolati italiani, che stanno già implementando le nuove modalità digitali per garantire uniformità e continuità del servizio.
L’introduzione di PagoPA e dei sistemi telematici rappresenta un passo importante nel processo di digitalizzazione dei servizi pubblici italiani. L’obiettivo è assicurare un’esperienza più rapida, sicura e facilmente accessibile da qualsiasi dispositivo, contribuendo a modernizzare un settore fondamentale per la mobilità internazionale dei cittadini.
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