Un autista dell’Amat è stato vittima di due violenti episodi in appena due giorni, mentre svolgeva il suo lavoro a Palermo. Vicenda che riaccende il dibattito sulla sicurezza degli operatori del trasporto pubblico. Secondo quanto denunciato dalla Uiltrasporti Sicilia, l’uomo, in servizio sulla linea 619, è stato prima preso di mira da un gruppo di ragazzi che hanno lanciato sassi contro l’autobus. Il giorno successivo, due individui a bordo di uno scooter lo hanno minacciato con una pistola ad aria compressa, terrorizzandolo di nuovo.
Fortunatamente non si sono registrati danni fisici, ma resta la paura e la rabbia per due episodi ravvicinati che evidenziano una situazione di crescente insicurezza a bordo dei mezzi pubblici cittadini. Entrambi i casi sono stati denunciati al commissariato Porta Nuova e sono ora al vaglio della polizia, che indaga per identificare i responsabili.
La tensione sembra aumentare, e sempre più spesso gli autisti segnalano episodi di aggressioni, minacce e danneggiamenti. Il sindacato Uiltrasporti Sicilia ha espresso con forza il proprio sdegno: “La misura è colma – si legge in una nota – non è ammissibile che chi garantisce un servizio pubblico essenziale venga esposto a simili rischi. Chiediamo interventi immediati e concreti da parte dell’Amat e delle istituzioni”. Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le denunce per aggressioni, vandalismi e furti ai danni del personale Amat. La categoria chiede da tempo una maggiore presenza delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore serali e nei quartieri più sensibili. Secondo i sindacati, la mancanza di sistemi di videosorveglianza funzionanti e di cabine protettive sui bus aumenta i rischi.
La Uiltrasporti ha chiesto all’Amat di convocare un tavolo tecnico con il Comune e la Prefettura per studiare nuove misure di prevenzione. Tra le proposte, l’installazione di telecamere a bordo, il potenziamento del personale di vigilanza e una campagna di sensibilizzazione per i passeggeri. (foto archivio)
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