patente di guida (rentedrive.it) - Teleone.it
Una svolta per ciò che riguarda le patenti di guida, anche per i più piccoli, ma con alcuni limiti: ecco le decisioni
E’ arrivato il “via libera” dall’Eurocamera alla revisione delle regole europee sulla patente di guida. Una svolta attesa da milioni di automobilisti che, dal 2026, vedranno cambiare diversi aspetti legati alla circolazione. Il nuovo pacchetto normativo nasce con un obiettivo preciso: ridurre gli incidenti stradali, che ogni anno causano quasi 20.000 vittime nell’Unione, e aumentare l’uniformità dei controlli tra i vari Paesi membri.
Tra le novità più importanti troviamo la possibilità per i diciassettenni di guidare accompagnati, l’introduzione della patente digitale e un sistema di sanzioni uguale in tutta Europa. Una riforma pensata per migliorare la sicurezza e avvicinare le nuove generazioni a una guida più consapevole, mantenendo allo stesso tempo la prudenza necessaria durante la fase di formazione.
Il dibattito in Parlamento è stato intenso, con particolare attenzione ai giovani e agli automobilisti anziani. Si lavora infatti a una stretta per garantire che chi è in età più avanzata possa continuare a guidare solo dopo controlli medici accurati. Allo stesso tempo, la Commissione europea punta a incentivare i giovani alla mobilità e alla professione di autista con norme più flessibili ma sicure.
Un altro elemento chiave della riforma è la digitalizzazione: la patente europea del futuro sarà disponibile anche in formato elettronico, direttamente accessibile tramite l’EU Digital Identity Wallet, il portafoglio digitale che ogni cittadino europeo potrà usare per documenti e servizi pubblici.
La direttiva introduce per la prima volta la possibilità di ottenere la patente di categoria B a 17 anni, ma solo a condizione che il conducente sia accompagnato da un adulto esperto fino al compimento della maggiore età. L’obiettivo è anticipare l’esperienza di guida, mantenendo un forte controllo educativo e riducendo i rischi legati alla giovane età.
Accanto a questa misura, nasce anche un periodo di prova obbligatorio di almeno due anni per tutti i neopatentati. Durante questo tempo, chi commette infrazioni gravi – come guida in stato di ebbrezza, uso del cellulare o mancato uso della cintura – potrà subire multe più alte e perfino il ritiro immediato della patente. L’intento è quello di combattere i comportamenti più pericolosi alla guida e di responsabilizzare chi si mette al volante per la prima volta.
Una delle rivoluzioni più attese riguarda la patente digitale europea, che sarà disponibile su smartphone e avrà la stessa validità legale della versione cartacea. Questo permetterà controlli più rapidi e sicuri, oltre a ridurre la possibilità di falsificazioni. Gli esami teorici verranno inoltre aggiornati con temi nuovi come gli angoli ciechi, i sistemi di assistenza alla guida e la sicurezza nell’apertura delle portiere. Le nuove norme introducono anche un scambio automatico di informazioni tra le autorità dei diversi Stati. In pratica, chi avrà la patente sospesa in un Paese non potrà continuare a guidare in un altro: una misura pensata per rendere le sanzioni valide ovunque e chiudere le falle del sistema attuale.
E, inoltre, la validità dei documenti sarà uniformata: 15 anni per auto e moto, 5 per camion e autobus, con controlli medici più frequenti per chi supera i 65 anni. La riforma rappresenta un passo avanti importante verso una mobilità più sicura, moderna e digitale. I cittadini europei potranno contare su regole comuni, verifiche trasparenti e strumenti tecnologici che semplificheranno la vita quotidiana degli automobilisti.
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