Episodio sconvolgente a Vittoria, con una serata che si è trasformata in un incubo per un gruppo di ragazzi che si trovavano in una zona periferica ma abitualmente frequentata da giovani. Intorno alle 21.30, due uomini armati e con il volto coperto hanno rapito un ragazzo davanti agli occhi increduli dei coetanei. L’episodio è stato subito segnalato sui social dal giornalista Gianni Di Gennaro, che ha diffuso la notizia attraverso il proprio profilo Facebook.
Secondo le ricostruzioni, due Fiat Panda – una bianca e una nera – si sono avvicinate rapidamente all’area. Dalla Panda nera sono scesi i rapitori che, con pistola in mano, hanno chiamato il giovane per cognome, dimostrando di sapere esattamente chi stessero cercando. Dopo avergli sottratto il cellulare, lasciato a terra come monito, lo hanno caricato con forza in auto e si sono dileguati a tutta velocità. Testimoni scioccati hanno riferito che i due uomini hanno detto: “Non vi preoccupate, vogliamo solo lui”.
L’azione ha avuto come obiettivo un giovane figlio di un noto commerciante della città, elemento che fa pensare a un’operazione mirata e pianificata. La comunità locale, abituata a episodi di cronaca legati alla criminalità, non si aspettava una scena tanto eclatante, avvenuta in uno spazio pubblico e davanti a numerose persone.
Le forze dell’ordine sono state subito allertate. L’area del sequestro è stata delimitata e le indagini sono partite immediatamente, anche con l’analisi delle telecamere di sorveglianza presenti nelle vicinanze. Vittoria, città con un passato segnato da tensioni e infiltrazioni della criminalità organizzata, conosce già episodi drammatici simili: basti ricordare il caso del notaio Garrasi negli anni ’70, conclusosi con l’arresto dei responsabili. Tuttavia, questo nuovo sequestro appare ancor più inquietante per le modalità plateali e violente.
Questa volta, la dinamica appare diversa. L’azione rapida, precisa e apparentemente pianificata sembra nascondere motivazioni ben definite. La polizia sta valutando ogni possibile pista: dal regolamento di conti alla tentata estorsione, fino all’ipotesi di un messaggio diretto alla famiglia della vittima. Nessuna ipotesi viene esclusa in questa fase.
Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha espresso “profondo sconcerto” alla notizia del rapimento e ha chiesto con urgenza l’intervento del prefetto e del ministero dell’Interno. “È tempo di agire, non si può restare a guardare – ha dichiarato – lo Stato deve tornare a farsi sentire”. (foto archivio)
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