“La Corte dei Conti ha bocciato la delibera Cipess sul Ponte sullo Stretto con cinque pagine di rilievi tecnici e procedurali. Un fatto che conferma le criticità già emerse sulla sostenibilità economica, sul rispetto delle norme europee e sulle valutazioni ambientali. Non si tratta di un passaggio formale, ma di una sonora bocciatura che mette in discussione l’impianto stesso del progetto. Salvini e il Governo devono smetterla con gli annunci propagandistici e spiegare al Paese cosa sta realmente accadendo. Presenteremo diverse interrogazioni parlamentari perché il Parlamento deve essere informato punto per punto, con la massima chiarezza e trasparenza. È in gioco la credibilità delle istituzioni e l’uso corretto delle risorse pubbliche”.
Così una nota del capogruppo Pd e del vicepresidente della commissione trasporti della camera, Anthony Barbagallo e Andrea Casu.
“Nelle osservazioni trasmesse alla Presidenza del Consiglio (dipartimento Dipe) i magistrati contabili sottolineano come “risulterebbe non compiutamente assolto l’onere di motivazione, difettando (…) una puntuale valutazione degli esiti istruttori” – si legge nell’articolo del Sole24ore – da qui la richiesta di “chiarimenti ed elementi informativi” su una serie di passaggi cruciali. Sul piano procedurale, il documento rileva “le peculiari modalità – condivisione di link che rimanda al sito istituzionale della società Stretto di Messina – con le quali sono stati trasmessi alcuni degli atti oggetto di controllo” e manifesta perplessità sulla scelta di subordinare l’efficacia della delibera alla registrazione di un decreto interministeriale “già adottato sin dal 1° agosto 2025 ma inviato all’Ufficio di controllo solo in data 11 settembre 2025”.
Non meno rilevante il richiamo alla delibera del Consiglio dei ministri del 9 aprile 2025, che ha approvato la relazione Iropi (Imperative Reasons of Overriding Public Interest), l’atto con cui per altro il governo aveva dichiarato il Ponte infrastruttura di interesse militare aprendo di fatto al suo inserimento tra le spese Nato. Secondo la Corte dei conti, quel provvedimento, “in ragione del suo contenuto dispositivo e della sua riferibilità soggettiva”, sembrerebbe rientrare tra gli atti assoggettati a controllo preventivo di legittimità ai sensi della legge 20/1994. Si chiedono inoltre chiarimenti “in merito alla compatibilità (…) con l’art. 6, paragrafi 3 e 4, della Direttiva 92/43/Cee e con le Linee Guida Vinca”.
Un capitolo sensibile che aveva già provocato una valanga di ricorsi, e da ultimo, una lettera di Bruxelles con richiesta di chiarimenti sull’incidenza ambientale della costruzione del collegamento. E proprio per questo necessita di “aggiornamenti in merito all’interlocuzione che sembra avviata, sul punto, con la Commissione europea”. La Corte stigmatizza anche “la mancata preventiva acquisizione” del parere del Nars, il Nucleo di consulenza per l’attuazione delle linee guida sulla regolazione dei servizi pubblici”.
Scatta oggi la fase decisiva dell’inchiesta palermitana che sta scuotendo la politica regionale. L’indagine, coordinata…
Il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani ha revocato le deleghe ai due assessori della…
Ancora un dramma sulle strade palermitane, con un incidente che ha provocato due vittime. Si…
Un'infinità di prodotti, proposti dal mercato, ma soltanto pochi rispondono alle esigenze dei più: ecco…
Fondamentale per l’ambiente, ma non tutti riescono a rispettare le regole: ecco una guida per…
I carabinieri del comando provinciale di Palermo insieme ai colleghi di Milano e di Alcamo…