Orrore nell’Agrigentino, dove un cagnolino è stato sgozzato in strada. Si tratta di quanto avvenuto a Naro, dove secondo quel che è trapelato, il responsabile è stato un extracomunitario.
L’uomo, che vive per strada, lo avrebbe ucciso “per mangiarlo“. Il responsabile è atato poi fermato dai carabinieri.
“Un extracomunitario – era stato il racconto su Facebook di Enrico Rizzi, noto attivista per i diritti degli animali – ha sgozzato un cane randagio a Naro (Agrigento) nel centro del paese. Sul posto tuttora diverse volanti della polizia e dei carabinieri, chiamate dai passanti che hanno trovato il cane fatto a pezzi. Il soggetto è già noto alle forze dell’ordine perché la settimana scorso ha aggredito tre carabinieri intervenuti per le azioni dell’uomo, accusato di atti vandalici, occupazione abusiva e violenze ai cittadini”.
“Quanto accaduto a Naro è un atto di violenza inammissibile, ripugnante. L’Italia non è una terra di nessuno e non lo sarà mai. Dal primo luglio è in vigore la legge Brambilla, non resta che applicarla”, dice Michela Vittoria Brambilla, presidente della Leidaa e dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente.
“L’uccisione di un animale con sevizie non solo offende la nostra civiltà e la nostra coscienza, ma comporta una pena fino a quattro anni di reclusione e 60 mila euro di multa. Questa è la legge di un Paese che protegge i più deboli, a partire dagli animali”, conclude.
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