Presentata dall’avvocato Alberto Raffadale al pm Ludovica D’Alessio che sta coordinando le indagini sulla morte di Aurora Maniscalco una nuova richiesta di “indagini urgenti”. I familiari della giovane hostess che ha perso la vita a Vienna, in circostanza ancora da chiarire, attraverso il legale hanno chiesto alla procura di eseguire una serie di verifiche e sequestri urgenti come l’acquisizione della cartella clinica dove era annotata la richiesta dei medici austriaci di eseguire l’autopsia e degli oggetti.
Presso l’ospedale Generale di Vienna, anche gli indumenti e tutti gli effetti personali, inclusa la catenina, che Aurora indossava al momento della caduta.
Così come sottolineato dai familiari della ragazza palermitana, i reperti sono “indispensabili per gli accertamenti tecnico-scientifici” per cercare tracce biologiche di terzi, fibre o altri elementi indicativi di una colluttazione.
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