Per il referendum del 2025 in Sicilia, sono chiamati alle urne 4.627.146 elettori e sono state costituite le 5306 sezioni. Alle regionali del 2023 votarono soltanto 2.249.870 aventi diritto al voto.
Si vota domenica 8 giugno e lunedì 9 giugno su cinque quesiti referendari. I primio quattro – proposti dalla Cgil – riguardano il tema del lavoro, e in particolare l’abrogazione di alcune parti del Jobs Act. Un quesito, invece, è sul tema della cittadinanza, ed è stato proposto da +Europa.
I seggi saranno aperti domenica 8 giugno, dalle ore 7 alle ore 23, e lunedì 9 giugno, dalle ore 7 alle ore 15. Nelle stesse date e orari.
Per votare bisogna identificarsi al seggio davanti agli scrutinatori, consegnando la tessera elettorale e un documento di identità.
I cinque referendum sono abrogativi. Ciò significa che a tutti i cittadini viene chiesto se desiderano cancellare, in tutto o in parte, una legge. Per questa ragione, sulle cinque schede bisogna scegliere se apporre una X su “Sì” o su “No”. Il “Sì” indica il consenso alla cancellazione della misura. Il “No” invece lascia invariato il provvedimento.
Perché il referendum sia considerato valido è necessario raggiungere il quorum, ovvero una partecipazione del 50%+1 degli aventi diritto. L’elettore che rifiuta di ritirare tutte le schede non può essere considerato come votante e non deve quindi essere conteggiato tra i votanti della sezione. Non concorre cioè al raggiungimento del quorum.
La prima scheda è di colore verde. Si interviene su una parte centrale del Jobs act: le regole sui licenziamenti.
Il secondo quesito (scheda arancione) sul lavoro promosso dalla Cgil chiede più tutele per le lavoratrici e i lavoratori delle piccole imprese.
Il terzo quesito (scheda grigia) punta a eliminare alcune norme sull’utilizzo dei contratti a termine.
Il quarto quesito (scheda rossa) si occupa di salute e sicurezza sul lavoro. Le norme attuali impediscono in caso di infortunio negli appalti di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. Il quesito vuole estendere la responsabilità all’imprenditore committente.
Il quinto referendum abrogativo (scheda gialla) vuole dimezzare da 10 a 5 anni i tempi di residenza legale in Italia utili per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana.
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