Una serata “qualunque” si è trasformata in tragedia per la città di Catania: il trentenne Santo Salvatore Giambattista Re, padre di una bimba di soli quattro mesi, è stato brutalmente accoltellato mentre stava raggiungendo la sua auto, parcheggiata a pochi metri dalla pasticceria in cui lavorava. L’episodio si è verificato in piazza Mancini Battaglia, sul lungomare di Ognina, luogo molto frequentato e già teatro di tensioni legate alla presenza di parcheggiatori abusivi.
Secondo le ricostruzioni, l’aggressore, un uomo di 37 anni di origine zimbabwese, era tornato ad occupare abusivamente lo spiazzo come “guardiano” del parcheggio dopo alcuni giorni di assenza dovuti ai controlli della polizia municipale. Il suo ritorno è coinciso con l’incontro fatale con il giovane Re. Le motivazioni del gesto sono ancora oggetto d’indagine, ma il risultato è una tragedia inspiegabile: un giovane lavoratore colpito a morte per un diverbio legato a un parcheggio.
Santo Re, colpito all’addome, ha avuto solo la forza di rientrare nella pasticceria dove lavorava per chiedere aiuto. I colleghi hanno immediatamente allertato i soccorritori e le forze dell’ordine, ma il giovane non ce l’ha fatta: è deceduto poco dopo all’ospedale Cannizzaro. Il suo aggressore ha tentato la fuga, ma è stato bloccato dalla polizia e arrestato in flagranza di reato con l’accusa di omicidio aggravato.
L’assassino è un volto noto alle forze dell’ordine. Non è in possesso del permesso di soggiorno e ha numerosi precedenti penali, tra cui resistenza a pubblico ufficiale. Già nel 2019, proprio in quella stessa piazza, aveva aggredito due agenti della polizia municipale che cercavano di sanzionarlo per l’attività abusiva: li colpì con calci e pugni, causando il ferimento di uno di loro. Per quell’episodio fu arrestato e condannato. Questo passato violento riemerge ora con una gravità inaccettabile.
Enrico Trantino, sindaco di Catania, ha espresso il cordoglio della città con parole cariche di emozione e indignazione: «Siamo profondamente addolorati per la perdita di un giovane uomo, lavoratore onesto e neo papà, vittima innocente di un gesto che non può trovare alcuna giustificazione». In una nota ufficiale, l’amministrazione ha sottolineato come questo atto disumano sia un colpo durissimo per una città che ogni giorno lavora per rafforzare legalità e sicurezza urbana.
Il primo cittadino ha invitato la cittadinanza a non rassegnarsi e a stringersi attorno alla famiglia della vittima. «Il nostro pensiero va a Santo Re e alla sua famiglia, alla bambina che non potrà crescere con il suo papà. La comunità catanese è unita nel dolore, ma anche nella determinazione a non arrendersi alla violenza».
In segno di lutto cittadino, l’edizione del “Lungomare Fest” prevista per la prossima domenica è stata ufficialmente sospesa. Il presidente del consiglio comunale, Sebastiano Anastasi, ha dichiarato: «Quanto accaduto non può essere tollerato. Servono misure concrete per impedire il ripetersi di simili tragedie».
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