Qualità della vita, un’Italia divisa in due: Trapani e Caltanissetta in fondo alla classifica

Un’Italia che va a due velocità, quella che emerge dall’ultima indagine sulla Qualità della Vita per fasce d’età del Sole 24 Ore, presentata al Festival dell’Economia di Trento.

In diverse aree del Nord molto benessere, mentre il Sud e la Sicilia, con Trapani e Caltanissetta in particolare, si trovano nelle retrovie, con difficoltà enormi nel garantire qualità della vita: 19 province su 20 per i bambini e 15 su 20 per gli anziani arrancano, infatti, in fondo alla classifica.

Per la fascia 18-35 anni, la sfida è condivisa con le grandi città a causa degli affitti, ma la base di partenza resta più complicata. Sul podio Bolzano con il più basso consumo di farmaci per malattie croniche, la più elevata spesa sociale per gli over 65 e tante biblioteche, seguita da Gorizia che lancia i giovani verso il futuro con lavoro e locali, e Lecco che protegge i sogni dei bambini con sport e scuole sicure.

Un flash anche sui teenager

L’indagine non si ferma ai numeri, ma scava nel vissuto quotidiano con nuovi indicatori: quanto contano i parenti (al Sud, tantissimo, ça va sans dire), la sicurezza percepita con la paura di camminare al buio, gli incidenti notturni che spezzano giovani vite, o i farmaci anti-obesità per gli anziani.

Un flash anche sui teenager (11-15 anni): autonomi con smartphone e PC, ma che per i compiti o per andare a scuola spesso chiedono ancora la mano: parliamo di un ragazzo su tre (2 su 5 per i maschi). Un paradosso che, dice Save the Children, ci deve far riflettere sulla loro crescita verso l’indipendenza. Un altro dato che sorprende: non sembrano così arrabbiati o ansiosi come si racconta dei ventenni.