Si è conclusa la nuova fase eruttiva dell’Etna, la tredicesima negli ultimi mesi, con il vulcano che continua ad alternare ‘stop and go’ nella zona sommitale. Lo rende noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, osservatorio etneo, di Catania.
Dal cratere di Sud-Est da ieri sono state presenti intense e frequenti esplosioni dal cratere di Sud-Est accompagnate da emissione di due piccole colate laviche dirette rispettivamente a Sud e a Est e con la presenza di una nube eruttiva che si è dispersa in direzione Est-Sud-Est e ha fatto cadere cenere lavica su Zaffarana Etnea.
Dal punto di vista sismico, a partire dalle ore 22:45 circa di ieri è stato osservato un repentino decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che ha raggiunto i valori bassi intorno alle 3.15 di oggi. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade, attualmente, nell’area del cratere di Nord-Est e a una quota di circa 2.000 metri sopra il livello del mare. L’attività infrasonica risulta bassa e confinata in corrispondenza del cratere di Nord-Est, con ampiezze basse.
Il bollettino di avviso per il volo, il Vona (Volcano observatory notices for aviation), emesso dall’Ingv è sceso al più basso livello, ‘verde’. L’ultima fase eruttiva dell’Etna non ha impattato sulla piena operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania.
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