Fabio Grosso al Palermo (foto trasnfermarket)
Una sfida ad alta intensità tra due tecnici dal passato incrociato e una città pronta a spingere il Palermo
Il match tra Palermo e Sassuolo non sarà solo una battaglia sul campo, ma anche un intreccio di storie personali e professionali. Da una parte Alessio Dionisi, ex allenatore del Sassuolo, oggi alla guida dei rosanero; dall’altra Fabio Grosso, indimenticato ex calciatore del Palermo, oggi sulla panchina degli emiliani. Entrambi hanno vissuto legami profondi con le rispettive società e oggi si ritrovano da avversari in uno scontro cruciale per la classifica.
Il tecnico neroverde ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match, sottolineando l’importanza della gara e ricordando anche un contatto avuto in passato con il Palermo: “Palermo è una città dove sono stato benissimo e che ha un potenziale enorme. Con l’attuale gestione si era parlato di iniziare a lavorare insieme, ma la cosa non si è concretizzata. Ma tifo sempre Palermo, e spero che possano raggiungere i loro obiettivi. Ma ora siamo concentrati solo sulla partita”.
Per il Palermo, la partita arriva in un momento cruciale. Dopo la vittoria a Salerno, la squadra ha ritrovato fiducia ed entusiasmo. Al “Barbera” sono attesi oltre 22.000 spettatori pronti a sostenere i rosanero in una sfida che sa già di spareggio. Dionisi sa bene che si tratta di una grande occasione: “Sfidare la capolista è stimolante. Siamo carichi e convinti di poter fare bene anche se affrontiamo la squadra migliore del campionato”.
Il mister rosanero ha poi analizzato i punti deboli evidenziati nelle ultime gare e tracciato la strada per il miglioramento. “Una squadra che domina per 90 minuti non la vedo in nessun campo. Dobbiamo restare lucidi e compatti, mantenendo la nostra identità fino all’ultimo minuto”, ha dichiarato Dionisi. Un richiamo importante anche ai subentranti, spesso determinanti ma talvolta poco incisivi. “Chi entra deve dare qualcosa in più: ne abbiamo parlato anche nello spogliatoio”, ha aggiunto.
Non solo campo, però: Dionisi ha rivolto un appello anche ai tifosi del Palermo, chiedendo loro maggiore fiducia e calore, specialmente verso chi entra a partita in corso. “I fischi non aiutano, anzi rischiano di condizionare i ragazzi. Serve leggerezza e sostegno: così possiamo rendere meglio tutti”, ha detto il tecnico rosanero, dimostrando quanto anche l’ambiente esterno possa influire sulla prestazione.
Un rapporto empatico tra squadra e tifosi è fondamentale in questa fase del campionato. Palermo ha voglia di sognare, ma ha bisogno che ogni dettaglio, compreso il calore del “Barbera”, giochi a favore. Ogni punto può pesare come un macigno nella corsa ai playoff o, perché no, alla promozione diretta.
In vista della sfida, Dionisi sembra orientato a confermare la formazione che ha vinto contro la Salernitana (LEGGI). La buona prestazione di squadra, unita alla solidità tattica, ha convinto lo staff tecnico a dare continuità alle scelte. Segre, ancora una volta, potrebbe essere il jolly offensivo, agendo tra le linee da trequartista ma pronto anche a inserirsi per colpire in zona gol.
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