comune Tremestieri etneo
Il Consiglio dei Ministri ha deciso: Tremestieri Etneo sarà commissariato per infiltrazioni mafiose. Inchiesta Pandora e condanna dell’ex sindaco tra le cause.
Il Comune di Tremestieri Etneo, in provincia di Catania, è stato ufficialmente sciolto per mafia. La decisione è stata presa dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a seguito dell’inchiesta “Pandora” che ha rivelato infiltrazioni mafiose e corruzione nell’amministrazione locale.
La gestione dell’ente passerà ora a una commissione straordinaria per i prossimi 18 mesi. Il provvedimento arriva pochi giorni dopo la condanna dell’ex sindaco Santi Rando, riconosciuto colpevole di scambio elettorale politico-mafioso e condannato a otto anni di reclusione.
Questa decisione rappresenta un duro colpo per la comunità locale, che si trova ora senza un’amministrazione eletta. Il commissariamento mira a garantire trasparenza e legalità nelle attività istituzionali del comune, prevenendo ulteriori infiltrazioni criminali.
Lo scioglimento per mafia è un provvedimento straordinario che viene adottato nei casi in cui emergano gravi elementi di condizionamento da parte della criminalità organizzata. Tremestieri Etneo si aggiunge così alla lista dei comuni italiani che hanno subito lo stesso destino negli ultimi anni.
Nonostante lo scioglimento del Comune di Tremestieri Etneo, il calendario elettorale prosegue. Oggi, infatti, sono stati indetti ufficialmente i comizi elettorali per la tornata del 25 e 26 maggio prossimi.
Le elezioni coinvolgeranno diversi comuni siciliani attualmente commissariati. Tra questi troviamo Realmonte, in provincia di Agrigento; Montemaggiore Belsito e Prizzi, nel Palermitano; Solarino, in provincia di Siracusa; Favignana, nel Trapanese. Inoltre, in provincia di Catania, saranno chiamati alle urne i cittadini di Castiglione di Sicilia, Palagonia, Raddusa e Ramacca, quest’ultimo senza sindaco dopo le dimissioni definitive del primo cittadino.
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