Incidente shock e tre morti a Carlentini: spuntano le ipotesi distrazione o colpo di sonno

Sono due le ipotesi che vengono valutate per spiegare il terribile scontro frontale sulla SS 194 nel territorio di Carlentini (Siracusa), coinvolgendo un pulmino a nove posti e un furgone cassonato. Il bilancio è tragico: tre morti e sette feriti, di cui quattro in condizioni critiche.

Le vittime del violento impatto sono Rosario Lucchese, 18 anni, Salvatore Lanza, 54 anni, e Salvatore Pellegriti, 56 anni. Si tratta di braccianti agricoli impiegati nella raccolta delle arance per conto di un’azienda di Adrano. Il gruppo stava facendo rientro da Francofonte quando è avvenuto il drammatico incidente.

La dinamica dello schianto è ancora sotto indagine, ma secondo le prime ricostruzioni, il pulmino con i lavoratori e il furgone si sarebbero scontrati frontalmente, probabilmente a causa di un’invasione di corsia. L’impatto è stato devastante e ha richiesto l’intervento immediato dei soccorsi.

I vigili del fuoco hanno lavorato duramente per estrarre le vittime dalle lamiere, mentre due elisoccorsi e diverse ambulanze hanno provveduto al trasporto urgente dei feriti negli ospedali della zona.

Ipotesi di distrazione o colpo di sonno

Le forze dell’ordine hanno effettuato i rilievi per determinare la causa dell’incidente. Dai primi accertamenti, il punto d’impatto è stato individuato sugli angoli anteriori sinistri dei due veicoli, suggerendo che uno dei mezzi possa aver invaso la corsia opposta.

Gli inquirenti stanno valutando diverse ipotesi, tra cui un possibile colpo di sonno o una disattenzione del conducente, forse dovuta alla stanchezza accumulata dopo ore di lavoro nei campi.

Sicurezza stradale e pericoli della SS 194

La Statale 194 è una delle arterie più pericolose della zona, con un elevato tasso di incidenti gravi. Negli ultimi anni, numerosi sinistri mortali hanno evidenziato la necessità di interventi infrastrutturali per migliorare la sicurezza.

Il traffico intenso, le condizioni dell’asfalto e la mancanza di adeguate misure di sicurezza rendono questo tratto particolarmente rischioso, soprattutto per i lavoratori agricoli che quotidianamente la percorrono.

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