mezzo vigili del fuoco
“In un piccolo paese come il nostro la cittadinanza è come se fosse una grande famiglia, e tutti noi in questo momento siamo costernati. Per il giorno dei funerali proclamerò il lutto cittadino”.
Sono le parole di Biagio Marciante, sindaco di Caltabellotta, comune della provincia di Agrigento dove ieri pomeriggio è morto, nell’incendio dell’abitazione di via dei Cappuccini, l’operaio Salvatore Benfari, 47 anni (LEGGI), avvolto dalle fiamme che si erano propagate nell’appartamento, poco dopo aver tratto in salvo le figlie e la madre.
Da questa mattina sono riprese le indagini dei carabinieri del raggruppamento investigazioni scientifiche e dei vigili del fuoco. Ma ancora non si è capito cosa sia accaduto, anche se l’ipotesi che prevale è quella del corto circuito. È stato già escluso un possibile malfunzionamento della caldaia dello stabile.
Secondo quanto si è appreso l’appartamento e il mobilio sarebbero stati completamente distrutti.
La madre di Salvatore Benfari intanto si trova ricoverata al centro ustionati dell’ospedale Civico di Palermo. Le sue condizioni sarebbero stabili.
“Salvatore – ha poi concluso il sindaco Marciante – lavorava come saldatore al nord ma ogni 15-20 giorni raggiungeva i suoi cari per stare un po’ con loro. Ieri era qui proprio per questo motivo. E ha trovato la morte, non riusciamo ancora a crederci”.
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