L‘ex assessore regionale alla Famiglia, Paolo Colianni è stato condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere per violenza sessuale su minore dal tribunale di Enna. Si tratta della sentenza arrivata oggi al termine della camera di consiglio a seguito di rito abbreviato.
Colianni, medico e psicoterapeuta, agli arresti domiciliari dal 27 gennaio dello scorso anno, era accusato da una giovanissima, di avere abusato di lei durante le sedute di psicoterapia.
Vari episodi che sarebbero stati cristallizzati in una serie di prove acquisite dalla procura e che hanno portato alla sentenza di oggi. Il giudice del Tribunale di Enna, Michele Ravelli, aveva ammesso, come riporta ansa.it, le costituzioni di parti civili dei genitori della piccola e del nonno rappresentati dall’avvocato Fabio Repici del foro di Messina.
L’imputato – che rimane ai domiciliari – nel corso della scorsa udienza aveva voluto rendere dichiarazioni spontanee ammettendo i fatti ed ha versato 50 mila euro a titolo di acconto sul risarcimento danni.
La difesa aveva chiesto la derubricazione del reato in “atti sessuali con minore” che però non aveva trovato accoglimento. Insieme alla condanna a Colianni, sono state inflitte una serie di pene accessorie come l’interdizione dai pubblici uffici e dalle professioni che coinvolgono minori e il divieto di frequentare luoghi dove ci sono minori. La ragazzina, che frequentava lo studio del Colianni per sottoporsi alla psicoterapia, avrebbe manifestato una serie di disagi a scuola, e grazie alle insegnanti sarebbe partire l’inchiesta.
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