Giovanni Barreca, Sabrina Fina e Massimo Carandente sono stati rinviati a giudizio dal Tribunale di Termini Imerese con l’accusa di omicidio volontario plurimo e soppressione di cadavere.
I fatti sono quelli legati alla strage familiare di Altavilla Milicia, del febbraio dello scorso anno. Nela villetta di famiglia furono brutalmente uccisi Antonella Salamone, moglie di Barreca, e i suoi due figli, Emanuel e Kevin.
Secondo le indagini, le violenze sui corpi delle vittime sarebbero state parte di un macabro rituale che aveva l’obiettivo della “liberazione dal demonio”. Al rito avrebbe partecipato anche la figlia diciassettenne di Barreca.
All’ingresso in aula per l’udienza preliminare, i genitori di Antonella Salamone hanno urlato il loro dolore ed hanno chiesto a gran voce “giustizia”. Si sono costituiti parte civile nel processo, determinati a far emergere la verità
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