Nuovi dettagli emergono sulla tragedia di San Felice a Ema, Firenze, dove il 49enne Matteo Racheli, il figlio Elio di 11 anni e la compagna Margarida Alcione, 46enne di origine sudamericana, hanno perso la vita a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio. La figlia più piccola, di appena 6 anni, lotta ancora in condizioni gravissime.
Le prime analisi indicano che la causa del decesso potrebbe essere legata alla caldaia dell’abitazione, installata nel 2019 nei locali della lavanderia.
Tuttavia, durante le verifiche, i vigili del fuoco non hanno trovato documenti che attestino le revisioni obbligatorie, pur rinvenendo la dichiarazione di conformità dell’impianto.
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Le indagini, coordinate dalla Procura di Firenze sotto la guida del pm Silvia Zannini, mirano a capire se la caldaia abbia subito malfunzionamenti o se ci siano state occlusioni nel sistema di aerazione. La canna fumaria è stata ispezionata per verificare eventuali problemi, poiché al momento dell’arrivo dei soccorsi la concentrazione di monossido era altissima.
Il prossimo passo sarà l’autopsia sulle salme per confermare le cause del decesso. Intanto, gli investigatori hanno sequestrato tutta la documentazione tecnica relativa alla caldaia per ricostruire se la manutenzione sia stata effettuata secondo le norme di legge.
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