Cronaca

Addio Margaret, lunedì funerali e lutto cittadino: le verità sullo studio e la “laurea in Romania”

Margaret Spada, la giovane scomparsa tragicamente dopo un intervento al naso, torna nella sua città natale. Lentini si prepara a dare l’ultimo saluto con una toccante cerimonia. I funerali si terranno domani, lunedì 18 novembre, alle ore 11, nella Chiesa Madre di Sant’Alfio.

Il sindaco di Lentini ha proclamato per domani il lutto cittadino. Un gesto simbolico per condividere il dolore di una famiglia che ha perso l’amata figlia in circostanze ancora tutte da chiarire.

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“La città intende abbracciare la famiglia per una perdita drammatica che coinvolge tutta la comunità”, ha sottolineato Alessandro Vinci, l’avvocato della famiglia Spada.

Dai primi risultati dell’autopsia svolta presso l’istituto di medicina legale di Tor Vergata, emerge che Margaret è morta per arresto cardiocircolatorio in un “quadro ricollegabile a una sofferenza acuta“, la cui origine dovrà essere accertata con esami istologici e tossicologici.

Gli esami tossicologici dovranno chiarire anche cosa sia stato somministrato alla ragazza prima e dopo il malore.

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Il corpo di Margaret ha lasciato Roma per tornare a Lentini, dove la sua famiglia si è riunita per riportarla a casa e darle degna sepoltura.

E intanto, emergono nuovi inquietanti verità dalle indagini: Marco Antonio Procopio, figlio del titolare dello studio di medicina estetica dove si è operata la ragazza, avrebbe ottenuto la laurea in Romania, per poi convertirla in Italia. E nell’ambulatorio mancavano gli strumenti necessari per assicurare la salute del paziente, tra ossigeno e farmaci.

Come Margaret Spada, molti pazienti avevano scelto lo studio dopo aver visto le pubblicità sui social, in particolare su TikTok, che promettevano un intervento particolare con una “tecnica innovativa” per rimodellare la punta del naso. Sembra invece si trattasse di un intervento di “rinoplastica senza osteotomia”, come riporta il Corriere della Sera, vale a dire senza la rottura dell’osso del naso.

Un intervento poco invasivo, ma pur sempre un intervento che ha bisogno di un’anamnesi approfondita: come è emerso, la giovane non aveva neppure ricevuto o firmato un modulo per il consenso informato. E sembra che i medici stessi avessero chiesto al fidanzato informazioni a proposito di eventuali allergie solo dopo che la giovane ha cominciato a sentirsi male.

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redazione

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