Clima che si riscalda, in casa Catania, dopo la serata amara al Massimino, con i rossazzurri che non sono riusciti a piegare il Messina. Il pareggio porta alla contestazione dei 17 mila tifosi presenti, esasperati da una prestazione opaca e dai soli tre punti ottenuti nelle ultime quattro gare.
Gli attaccanti, con Montalto in testa, sprecano troppe occasioni da gol, mostrando un evidente calo di forma rispetto all’inizio stagione.
Nel primo tempo, nonostante i tentativi di Anastasio, Montalto e Verna, il Catania fatica a trovare spazi contro un Messina ben chiuso in difesa. Le occasioni da gol sono scarse, e l’unica palla invitante del recupero viene mal sfruttata da Inglese.
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La ripresa offre un Catania più aggressivo: Carpani e Di Gennaro ci provano senza successo, mentre Montalto prosegue la sua giornata sfortunata con un altro errore clamoroso. Nemmeno la superiorità numerica, arrivata dopo l’espulsione di un giocatore messinese, riesce a fare la differenza: un’ennesima punizione di Montalto finisce lontana dalla porta.
Al 90’, su un assist da sinistra, Montalto cade a un metro dalla porta, concludendo la sua serata da incubo. Al triplice fischio, la squadra è costretta a un giro di campo sotto i fischi, con la tribuna che urla “vergogna”.
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