“Ciao mamma, anima gentile, premurosa e sensibile. Non ci sembra possibile doverti salutare ora. Nel silenzio di questi giorni abbiamo trovato tante cose di te. Ci hai insegnato ad essere rispettosi gli uni verso gli altri. Grazie per aver tenuto assieme nell’amore la nostra numerosa famiglia. Eri il nostro collante. Da oggi cammineremo da soli, ma tu guidaci dal cielo, ora sei il nostro angelo custode. Aiutaci da lassù nel difficile cammino, sarai sempre nei nostri cuori“.
Queste le commoventi parole di Sharon, Eros, Aurora e Anastasia, che hanno salutato ieri pomeriggio la loro mamma, Helen Comin, mancata a cinquant’anni a Cittadella, nella provincia di Padova.
Un arresto cardiaco improvviso, il coma e, dopo cinque giorni di agonia, la morte. È così che si è spenta la donna, dopo un intervento di sostituzione delle protesi al seno eseguito presso una clinica privata di Castelfranco.
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La donna era stata ricoverata in rianimazione dopo complicazioni insorte durante l’operazione. Martedì 10 settembre, Helen è deceduta, lasciando una famiglia sconvolta dal dolore.
La Procura di Treviso ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, indagando sul ruolo del chirurgo Antonio Di Vincenzo e dell’anestesista Fabio Toffoletto, entrambi presenti in sala operatoria al momento dell’intervento. Sarà compito delle autorità chiarire cosa sia accaduto durante l’operazione.
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