Una delle stelle, fra le vere protagoniste dell’impresa parigina. Myriam Sylla, nell’organico dell’Italvolley azzurro che ha conquistato l’oro olimpico sconfiggendo gli Stati Uniti in finale, ha profonde radici a Palermo.
Nata da genitori ivoriani, la sua infanzia è stata segnata dal legame con il capoluogo siciliano, dove ha vissuto i primi anni di vita. È cresciuta tra i profumi del bar di via Maqueda, gestito da quelli che considera “nonni”, Paolo Genduso e Maria Rosaria Esposito, che ancora oggi abitano nel quartiere Ballarò.
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La famiglia Sylla è stata accolta con affetto dalla coppia palermitana, creando un legame che Myriam ha sempre mantenuto. Prima di trasferirsi in provincia di Lecco, a soli 5 anni, la piccola Myriam passava le giornate a Mondello, parlava in dialetto ed era golosissima di gelati e cannoli.
Anche dopo il trasferimento, Palermo è rimasta il punto di riferimento per le vacanze estive fino all’adolescenza. In quegli anni che Myriam ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo della pallavolo. Myriam oggi rappresenta non solo il talento sportivo, ma anche l’integrazione e l’accoglienza di una città che l’ha vista crescere. E che orgoglio, quando anche il Presidente Sergio Mattarella l’ha definita una “sua concittadina”.
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