Anche l’ultima, è stata una giornata difficile, sul fronte incendi in Sicilia. L’isola è stata colpita da sedici incendi, richiedendo l’intervento massiccio delle squadre antincendio e delle forze aeree. Tra le province maggiormente coinvolte ieri, Catania, che conta cinque roghi, mentre Siracusa ne registra due. Gli incendi a Catania si sono sviluppati a Piedimonte Etneo, Ragalna, Santa Maria di Licodia, Caltagirone e Licodia Eubea.
In provincia di Messina, le fiamme hanno interessato Floresta, Motta D’Affermo e Savoca. Nel Siracusano, gli incendi sono scoppiati a Francofonte e nel capoluogo. A Enna, i roghi si sono concentrati a Piazza Armerina e Nicosia.
L’intenso lavoro dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione Civile, è stato fondamentale. Le operazioni aeree sono state indispensabili per supportare le squadre a terra.
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Complessivamente, fino a ieri sera, il Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento ha ricevuto 21 richieste di intervento aereo da tutta Italia: 6 dalla Campania, 4 dalla Sardegna, 3 dalla Calabria, 2 ciascuna da Basilicata, Puglia, Abruzzo e Sicilia, e una dal Lazio.
Nel Nisseno, incendi a San Cataldo e nel capoluogo, mentre in provincia di Agrigento, le fiamme hanno colpito Montallegro. L’operato dei piloti ha permesso di controllare o spegnere nove incendi fino ad ora, ma la situazione resta critica.
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