Cronaca

Università, due ragazze siciliane vincono l’Amazon Women in Innovation

E’ Nicole Insalaco, studentessa del corso di Laurea in Ingegneria Informatica all’Università degli Studi di Palermo, la vincitrice della sesta edizione di “Amazon Women in Innovation”, la borsa di studio promossa e finanziata da Amazon per aiutare le giovani studentesse di discipline Stem (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) a inserirsi nel settore dell’economia digitale, dell’innovazione e della tecnologia.

La giovane meritevole – insieme alle vincitrici degli altri sei Atenei italiani coinvolti nell’iniziativa di Amazon – usufruirà di un finanziamento di 6000 euro per l’anno accademico 2023/24, con possibilità di rinnovo nei successivi due anni, assieme all’opportunità di disporre di una mentor Amazon, una manager dell’azienda con cui confrontarsi per sviluppare competenze utili per il proprio futuro percorso professionale: dalle tecniche per creare un curriculum efficace, ai consigli per affrontare un colloquio di lavoro.

💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋

Nicole Insalaco ha 19 anni e per frequentare il primo anno di Ingegneria Informatica all’Università degli Studi di Palermo ha lasciato Serradifalco, un paesino di circa 5mila abitanti in provincia di Caltanissetta in cui è nata e vissuta. Decisa a coltivare le proprie passioni e a migliorare se stessa e le proprie capacità, finora Nicole è la prima in famiglia e nel suo gruppo di amiche di sempre ad essersi avvicinata all’ambito delle STEM. “Sono sempre stata affascinata dall’ambito scientifico, eppure decidere di studiare informatica è stato un vero e proprio salto nel vuoto: non mi ci ero mai approcciata prima dell’Università. Ora che è terminato questo primo anno posso però ritenermi soddisfatta”.

Ogni giorno, lo studio le conferisce sempre più strumenti per capire l’attualità: “Intelligenza artificiale e cyber security sono tematiche attualissime, che ora studio in Università e che mi piacerebbe potessero diventare il mio lavoro in futuro”. La possibilità di fare domanda per la borsa di studio le è stata presentata casualmente, durante una lezione in facoltà: “ero entusiasta della possibilità, non solo per l’aiuto economico che la borsa di studio rappresenta, ma anche per il percorso di mentorship offerto. Ho fatto domanda senza grandi aspettative e poi sono rimasta sorpresa quando ho scoperto di averla vinta”.

Primo anno da fuorisede, Nicole vive questo passo fuori casa con indipendenza e consapevolezza: “Ho sempre pensato di dover seguire la mia strada. Pazienza se non fosse quella già intrapresa dalla mia famiglia, o scelta dalle mie amiche e coetanee. Sono l’unica del mio gruppo a studiare Ingegneria Informatica, e a farlo a Palermo. Seppur a poche ore da casa, trovarmi in un nuovo contesto, da sola, mi permette di lavorare su me stessa, e scoprire ogni giorno nuove sfaccettature del mio carattere che non conoscevo, o semplicemente non erano ancora emerse”.

Piedi ben saldi a terra e sano pragmatismo, Nicole non sa ancora cosa le riserverà il futuro, ma sta lavorando per avere a disposizione tutti gli strumenti per affrontarlo al meglio. È Flavia Bruselles, studentessa del corso di Laurea in Ingegneria Informatica all’Università di Catania, la vincitrice della sesta edizione di “Amazon Women in Innovation”, la borsa di studio promossa e finanziata da Amazon per aiutare le giovani studentesse di discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) a inserirsi nel settore dell’economia digitale, dell’innovazione e della tecnologia.

La giovane meritevole – insieme alle vincitrici degli altri sei Atenei italiani coinvolti nell’iniziativa di Amazon – usufruirà di un finanziamento di €6.000 per l’anno accademico 2023/24, con possibilità di rinnovo nei successivi due anni, assieme all’opportunità di disporre di una mentor Amazon, una manager dell’azienda con cui confrontarsi per sviluppare competenze utili per il proprio futuro percorso professionale:  dalle tecniche per creare un curriculum efficace, ai consigli per affrontare un colloquio di lavoro. Flavia Bruselles ha 20 anni; da Caltagirone è tornata quest’anno a Catania, sua città natale, per frequentare il primo anno di Ingegneria Informatica. Quando le si domanda del suo interesse per le discipline STEM, risponde che la curiosità è un’attitudine che ha ereditato da suo padre, come la passione per la programmazione di software.

Niente a che vedere realmente con il suo lavoro. Papà è un ceramista, eppure, se dovessi pensare a un esempio che mi ha motivato a intraprendere questo percorso di studi, farei proprio il suo nome, che negli anni è sempre riuscito a ricavarsi tempo ed energie per questo hobby.” Biochimica, fisica e informatica sono le materie preferite di Flavia. “Concluso il liceo scientifico sapevo di volermi rivolgere al mondo delle STEM, ma non avevo ancora identificato il percorso più giusto per me. È stata una mia amica ad aiutarmi nella scelta: suo fratello frequentava già ingegneria e i suoi racconti sono stati uno stimolo sia per me, sia per lei. Abbiamo iniziato questo percorso insieme, supportandoci a vicenda”. Per Flavia, ingegneria è una disciplina in continua evoluzione: già interessata al machine learning, resta comunque aperta alla possibilità che “il suo lavoro del futuro non sia ancora stato creato”. La domanda per ottenere la borsa di studio Amazon Women in Innovation l’ha fatta assieme alle sue colleghe di università: “in classe siamo solo poche ragazze. Tutte l’abbiamo colta subito come un’opportunità e la vittoria è stata inaspettata, ancora surreale. D’accordo con i miei genitori, utilizzerò il finanziamento per aiutarli con le spese da fuorisede, e mi informerò sulla possibilità di frequentare corsi avanzati di inglese”.

Ad affascinare Flavia, lo studio e la progettazione in team, un aspetto che spera di ritrovare anche in futuro in ambito lavorativo: “i lavori di gruppo premiamo la diversità. Ciascuno con il proprio modo di pensare e il proprio percorso. È un esercizio e un momento di crescita per tutti”.

Tra i colleghi in facoltà, solo poche le ragazze: “Eppure sono sicura che se si organizzassero maggiori incontri con donne impiegate in settori scientifici, la situazione sarebbe differente. Credo che molto spesso le ragazze siano restie a scegliere percorsi di studi STEM perché banalmente non conoscono concretamente le opportunità di lavoro che offrono. Anche per questo ho fatto domanda per la borsa di studio Amazon Women In Innovation, per la possibilità di confrontarmi con una mentor”. (foto ufficio stampa Amazon)

🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it

🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲

🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲

redazione

Recent Posts

Al via il collegamento estivo fra Catania, Riposto ed Etna nord: bus fino a settembre

È partito questa mattina e proseguirà fino al 6 settembre, il primo bus del servizio…

4 ore ago

Si lancia con la figlia neonata dal balcone: Messina, morta in ospedale la piccola di tre mesi

Non c'è stato nulla da fare, è tragedia a Messina. Una donna di 41 anni…

5 ore ago

Incastonata nello Ionio sorge la SANTORINI della Sicilia | Case bianche, mare pulito e cibo spettacolare

Quando ci si trova in questo posto, sembra di trovarsi immersi in una "magia": ed…

5 ore ago

Dramma a Messina, una donna e la figlia neonata precipitano dal primo piano: condizioni gravi

Drammatico episodio a MEssina, dove una donna insieme alla figlia neonata è caduta dal primo…

8 ore ago

Ritrovato il veterinario di Ragusa: dato per disperso, a nuoto è riuscito a raggiungere la costa

Ottime notizie, dopo una giornata di paura per Federico Ottaviano. Il veterinario e velista, 67…

8 ore ago

Pasta alla Siciliana, questa è la ricetta UFFICIALE | Le nonne lo gridano a gran voce, altro che chef stellati

E' una vera delizia, e non serve nemmeno tantissimo tempo per prepararla: il procedimento La…

8 ore ago