Avrebbe ribadito di essere ancora sotto shock, di avere “voluto bene alla propria famiglia” e di non essersi reso conto di quanto stesse accadendo.
Si è presentato questa mattina nel carcere Pagliarelli di Palermo Giovanni Barreca, il muratore 53enne accusato per gli omicidi della moglie Antonella Salamone e dei figli di 5 e 16 anni, per l’udienza di convalida del fermo.
Davanti al gip di Termini, Valeria Gioeli l’uomo è arrivato con il suo avvocato, Giovanni Barracato. “Il mio assistito era ancora sotto shock, ed ha fatto trasparire questo suo momento di sconvolgimento totale. Questa mattina era molto nervoso”.
Al Pagliarelli è poi giunta anche la coppia di amici dell’uomo, Massimo Carandente e Sabrina Fina, i due palermitani accusati di avere avuto un ruolo nella strage di Altavilla Milicia. I due, tuttavia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. “I nostri assistiti – hanno detto Vincenzo e Sergio Sparti, gli avvocati della coppia – si dichiarano innocenti. C’era una conoscenza con Giovanni Barreca, e una presenza totalizzante della religione, nella loro vita”.
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