“Mi ricordo ciò che diceva mio padre: dal ring si scende quando si è vincenti. Chiamo il mio giro d’onore, vorrei cantare e suonare per 1000 giorni ancora”, e poi basta.
Le parole sono quelle di Claudio Baglioni, che sceglie uno dei suoi più celebri cavalli di battaglia (Mille giorni di te e di me, 1990) per annunciare il suo ritiro dalle scene. “Mi concederò quello che fanno gli sportivi”, “terminerò la mia attività entro il 2026, facendo una serie di progetti e mettendoli in atto, ma saranno tutti ultimi giri”, ha detto il cantautore nato a Roma 72 anni fa. (continua sotto la foto)
Per lui, già raggiunto un obiettivo importante: “Mi sento di aver tagliato il traguardo di 60 anni di carriera – dice Baglioni – e ho deciso di concedermi il giro d’onore e chiudere questa bellissima storia anche umana con tutte le curve in alto e in basso che mi ha concesso”, ha detto ai giornalisti al Forum di Assago, a Milano, dove è in tour con “aTuttoCuore”.
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“Rallenti un po’ e finalmente passi tra le persone. Gli anglosassoni lo chiamano anche giro della vittoria“, ha spiegato, “e io sento di dovere tanto alle persone che mi hanno accompagnato e mi piacerebbe godermi questo giro”.
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“Ho però tantissimi appunti – rassicura i suoi fan – che non ho nemmeno il coraggio di andare ad ascoltare, tanti brani incompiuti. Ho scritto 350 canzoni circa inedite. Non credo scriverò più canzoni magari scriverò qualcos’altro. Un disco in questi 1000 giorni? Sì sicuramente si”.
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