Maialini “seviziati e uccisi con martelli e bastoni”: in tre finiscono a processo

La terribile scoperta è stata fatta attraverso le registrazioni di una telecamera nascosta. Tre persone sono finiti a processo, al tribunale di Ancona, con l’accusa di maltrattamento ed uccisione di alcuni maialini.

Gli animali si trovavano all’interno di un allevamento di Senigallia. Si tratta, in particolare, del titolare e di due operai, che sono stati filmati alcuni anni fa dall’organizzazione animalista Essere Animali, tramite una camera nascosta.

Le immagini hanno mostrato i tre che seviziavano e compivano violenze su maiali, scrofe incinte e suinetti con martelli, pungoli elettrici e bastoni in metallo.

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L’associazione animalista era riuscita ad infiltrare un collaboratore nell’allevamento oggi chiuso, e dalle immagini che sono state registrate – dopo la denuncia presentata – è nata l’inchiesta da parte della Procura di Ancona. Effettuati sopralluoghi del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale carabinieri di Ancona. Da lì, poi, il via all’iter giudiziario. Alla fine, l’associazione è stata riconosciuta come parte civile nel processo a carico del titolare dell’allevamento e del capo operaio che impartiva gli ordini, mentre il secondo operaio è stato ammesso dal giudice alla misura della messa alla prova.

“Abbiamo chiuso un allevamento – dice Simone Montuschi, presidente dell’associazione – dove venivano commesse violenze sugli animali di inaudita gravità. Ora il nostro impegno continuerà sul piano legale per chiedere la condanna penale degli autori di questi comportamenti”. (foto archivio)

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