Sono passati quarant’anni: la sera del 5 gennaio del 1984 il giornalista e scrittore Pippo Fava veniva assassinato dalla mafia, nei pressi del teatro Stabile di Catania.
Il suo impegno ed il suo sacrificio saranno ricordati venerdì pomeriggio, 5 gennaio, in via Fava, davanti alla lapide dove alle 17 si concentrerà il corteo proveniente dalla via Roma.
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Alle ore 18, invece, al Centro culture contemporanee Zo, in piazzale Rocco Chinnici, si terrà il dibattito, moderato da Luisa Santangelo, “Fare (non solo) memoria”, al quale interverranno Sebastiano Ardita, Pierangelo Buttafuoco, Claudio Fava, Michele Gambino, Francesco La Licata.
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E a Francesco La Licata verrà consegnato il Premio nazionale di giornalismo “Giuseppe Fava – Niente altro che la verità. Scritture e immagini contro le mafie”.
Cinquantanove anni, Peppe Fava, collaboratore di numerose testate nazionali come i settimanali Tempo e Domenica del Corriere, fu assassinato con cinque colpi di pistola alla testa. Aveva appena lasciato la redazione della rivista I Siciliani, che aveva fondato e diretto.
Non solo giornalista di forte impegno civile, Fava era anche scrittore, saggista, drammaturgo.
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