Giuseppe Roccamantisi, 47 anni, lavorava nella stazione dei carabinieri di Resuttana colli. Fa ancora scalpore il caso del carabiniere che è stato arrestato dai propri colleghi di Palermo.
Così come è stato ricostruito, il 47enne avrebbe rivelato informazioni a cinque indagati per commercio di droga. Tutti sono stati arrestati e portati in carcere in base all’ordinanza cautelare firmata dal gip Rosario Gioia.
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Per loro l’accusa, a vario titolo, è quella di corruzione. Il carabiniere avrebbe ricevuto somme di denaro per le informazioni fornite. Per anni aveva lavorato nel nucleo operativo della compagnia di San Lorenzo e adesso si trovava in servizio nella stazione Resuttana colli.
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Ai cinque indagati il militare avrebbe dato “dritte” sulle indagini in corso, ottenendo così in cambio imprecisate somme di denaro. Per tutti gli indagati, due dei quali già agli arresti domiciliari per altri reati, il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere.
L’attività d’indagine, condotta da gennaio a ottobre scorso dal personale della compagnia di Palermo-San Lorenzo e coordinata dalla Procura, avrebbe consentito di accertare un rapporto corruttivo, consolidatosi nel tempo, tra il militare dell’Arma e gli indagati tutti già noti per spaccio di sostanze stupefacenti.
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