Si chiude con il più forte dei boati, il 2023 del Palermo. Al Renzo Barbera i rosanero conquistano l’intera posta in palio contro la Cremonese (3-2 il finale) e salutano con un carico di ottime speranze per la seconda parte di torneo.
Partita vivace, ricca di cambi di fronte ed occasioni da rete. Per i rosa, tuttavia, non sono mancate le amnesie difensive, ma questa volta sono arrivati anche confortanti segnali sul fronte offensivo. Il pubblico esulta nel migliore dei modi, con il sigillo di Stulac in pieno recupero. L’anno si chiude in crescendo, ma i supporter si augurano anche alcuni “pesanti” interventi nel mercato di riparazione per continuare a tenere vivo il sogno promozione.
La partenza in quinta è della Cremonese, che al Barbera passa in vantaggio dopo appena 7 minuti. L’assist è di Sernicola, dalla fascia sinistra, che imbecca Ghiglione al centro dell’area. Il suo è un perfetto sinistro, sul quale manca l’interdizione di Lund. Palla alla sinistra di Pigliacelli per lo 0-1.
La reazione arriva prontamente, con Nedelcearu che al 20′ ha la meglio sul proprio angelo custode in area e con un imponente stacco di testa spedisce dentro sul magistrale assist di Henderson. Per il centrale di difesa è il primo gol in campionato con la maglia rosanero.
A rimettere in riga i padroni di casa è però Castagnetti, che al 32′ sfodera un gran sinistro con palla che sfila liscia fino all’angolino ancora alla sinistra di Pigliacelli.
Il Palermo ritrova il sorriso alla mezzora del secondo tempo, quando è Di Francesco a spedirla dentro dopo uno scambio veloce al limite dell’area con Insigne. Ma il boato più forte del Barbera è quello del 97′, con Stulac che la spedisce in rete direttamente su punizione. Per lui, la seconda “impresa” dopo quella storica (minuto 104) con lo Spezia.
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